Finito. Così, improvvisamente come è iniziato il 4 luglio. Tabularasa chiude la sua sesta edizione, “Il Gusto”, non senza un bilancio da fare come per ogni esperienza che lascia il segno, come per ogni espreinza che chi la vive non può fare a meno di tornare a casa anche solo un pizzico diverso rispetto a come era.
Nonostante i mille problemi legati alla crisi, nonostante il grande problema che è la Calabria con i suoi collegamenti ridotti a zero, ancora minori per Reggio, Tabularasa ha anche nel 2015 raccontato spaccati di vita sociale, parlato dell’italia, del mondo, della quotidianità e lo ha fatto con il pubblico attento di piazza Italia e un parterre di ospiti che come sempre fa la differenza e induce alla riflessione su piccole e grandi tematiche.
Ventitrè serate tra talk e musica. Otto concerti, un monologo, diciannove dibattiti, un mese all’insegna della cultura e della conoscenza non solo nozionistica o storico-politica, ma anche del proprio io.
Droga, ‘ndrangheta e criminalità, ma anche il futuro incerto dell’Italia e della Calabria che passa attraverso i giovani e l’innovazione. Lo sport con un pizzico di nostalgia per i fasti di un tempo e lo sporco sempre più addentrato ad ogni livello. Libri, politica, pubblica amministrazione e corruzione, la psiche dell’essere umano. La questione sempre più meridionale del Sud, la libertà di stampa e la libertà d’amore e d’amare. E quest’anno il contest ha assunto anche un ruolo nuovo e diverso, più attivo in città. Restituire attraverso i colori delle immagini di Adeckno un decoroso, decoro urbano a Reggio Calabria con centinaia di manifesti riproducenti porte parlanti sgargianti, affissi sui muri dove in genere i cittadini sono abituati a vedere sporco o pubblicità abusiva e politica.
Solo un piccolo assaggio in pillole di quello che è e rappresenta il festival, promosso da Urba/Strill, e organizzato ed ideato dai direttori Giusva Branca e Raffaele Mortelliti.
TABULARASA 2015: tutte le serate de “Il Gusto”
Tabularasa 2015, “No hate, just love”. Sul palco di piazza italia conversazione sui diritti Lgbt
Tabularasa 2015 – Salvatore Cosentino, “Salvo Gaber” e la profonda analisi dell’uomo…
Tabularasa 2015 – Il calcio malato, tra ombre e disincanto
L’area Metropolitana e ciò che rappresenta raccontata a Tabularasa dai protagonisti
Per Attilio Sabato e Filippo Veltri l’orizzonte della nostra regione si presenta denso di foschia
‘Ti ho vista che ridevi’, a Tabularasa il libro del collettivo Lou Palanca
Tabualarsa 2015 – “La memoria, strumento di cambiamento contro la criminalità”
Tabularasa 2015 – “Aldo Moro doveva morire perché l’Italia non mutasse direzione”
Tabularasa 2015 – Il pregiudizio che è in ognuno di noi…
Tabularasa racconta i sensi e i luoghi della narrazione
Tabularasa 2015 – Flavio Tranquillo e Fabio Cuzzola raccontano l’epica del Basket
La Calabria può fare impresa. A Tabularasa si parla di Startup e Start Cup
Passera: ‘In Calabria siamo al limite del baratro’
Tra ‘ndrangheta, narcotraffico e cocaina. Gratteri primo ospite di Tabularasa 2015
TABULARASA TASTE
A Tabularasa 2015 il rock alternativo di Alessio Calivi
Tabularasa 2015 – Spettacolo surrealista degli “Opera Chaotique” tra musica, teatro e letteratura
‘Tabularasa’, il ritmo di Tango Extremo travolge ed emoziona il pubblico
Orelle e la sua delicata sonorità il primo concerto di Tabularasa