Reggio si tinge di musica e di atmosfere jazz. È partita ieri sera, infatti, la sezione musicale di Tabularasa che prevede quattro concerti nel mese di luglio, incastonati come “perle”, tra le numerose serate culturali e di approfondimento che prevede il festival. L’ouverture di Tabularasa in musica è stata affidata ad Orelle, cantautrice di Bisceglie che con le sue atmosfere tendenti all’acoustic rock/jazz ha piacevolmente intrattenuto il pubblico di Piazza Italia. Orelle, al secolo Elsabetta Pasquale, con il suo repertorio contaminato da diversi ritmi e sonorità, è la rivelazione musicale dell’anno dell’etichetta Black Candy Records, che ha pubblicato il suo primo lavoro musicale “Primulae Radix”, l’Ep che Orelle ha realizzato prima in autoproduzione e poi sostenuta dalla casa discografica fiorentina.
Assieme alla giovane di origini pugliesi, sul palco si sono esibiti Luca Battista, batteria, e Domenico Cartago, tastiera.
Primulae Radix, oltre agli inediti della cantautrice pugliese, contiene alcune cover di pezzi come ‘Fast has you can’ della cantautrice americana Fiona Apple.
“Primulae Radix – ha spiegato l’artista – è il mio primo progetto da solista e nasce circa tre anni fa, ma la gavetta l’ho fatta ben prima scrivendo per progetti musicali progressive rock”. La giovanissima cantautrice riesce con estrema disinvoltura a spaziare in ambiti musicali diversi. Sonorità acoustic-jazz, influenze rock ed una spiccata attitudine cantautoriale si mescolano tra loro, attraversati da una vena pop mai banale che dà vita al suono dinamico e pieno di colori.
“Orelle – ha chiarito la cantante – è il frutto di un percorso di crescita. Ho trovato la mia identità, anche se può sembrare un concetto astratto, ma ritengo l’esperienza che sto vivendo estremamente formativa”. La giovane può vantare già riconoscimenti quali il primo premio del Cagnano Living Festival 2012; la collaborazione con Erica Mou, riguardo alla quale ha raccontato divertita “la gente all’inizio ci confondeva vedendoci entrambe molto giovani e con la chitarra in mano”; l’apertura di concerti di artisti già affermati, come Nicolò Carnesi e Cristiano Godano, di cui ha detto “è una persona splendida, con me si è dimostrato molto preparato e attento, abbiamo parlato di tutto, dalla musica alla filosofia. E’ un artista molto colto e preparato”.
Polistrumentista “suono basso e chitarra”, Orelle è un’artista completa e in continua evoluzione “sto studiando contrabbasso, ma sono laureata in radiologia”.
“Negli altri” ha spiegato riferendosi a ‘La ballata dell’inetto’ e ‘Give quiet’ “noto le sfumature di colori e cerco di dare ai miei brani un significato esorcizzante”.
“Sono una persona abbastanza timida, perciò uso la musica per essere ironica, cosa che nella vita reale mi riesce solo in contesti confidenziali. Le parole in musica sono parte di me, ma stanno anche fuori da me ed un modo per essere maggiormente me stessa”. Nei suoi testi, che spaziano dalla confusa malinconia di ‘Caos’, passando per la lucidità di ‘Ipotesi Plausibile’, vi è una spiccata consapevolezza. La non banale riflessione sull’affetto nei confronti degli animali domestici, con la bellissima ‘Argo’, cane di Ulisse, che diventa simbolo di “un amore che non cede ad alcuna ostilità” è un esempio della vivace intelligenza della cantante che non rinuncia mai alla propria positività, poiché, ha spiegato “dal caos nasce tutto, dall’ordine quasi nulla”.
Questa è la misura di quanto sembra stia vivendo Orelle, la quale si trova quasi travolta da un mare di esperienze nuove, ma che ritiene positive e da cui trae grande energia. Infatti, tra gli impegni della cantautrice, oltre al tour che si concluderà con l’autunno, è già in cantiere un nuovo album previsto per dicembre. “Primulae Radix” ha detto “è un EP anomalo, è quasi un album. Ho voluto dare ai sei brani che lo compongono un’idea di ciclicità. È la mia ‘prima radice’ nel mondo della musica”.
(Foto di Antonio Sollazzo)