• Tabularasa 2015 - da SX Raffaele Mortelliti, Ilaria Bonaccorsi, Giuseppe Raffa, Giuseppe Falcomatà, Antonio Messina, Andrea Agostinelli, Giusva Branca

    L’area Metropolitana e ciò che rappresenta raccontata a Tabularasa dai protagonisti

    L’Area Metropolitana dello Stretto, le sue problematiche embrionali e le sue possibilità di sviluppo e crescita sono state al centro dell’incontro di ieri sera a Reggio Calabria avvenuto nell’ambito di Tabularasa 2015. Alla serata erano presenti Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Antonio Messina, Sindaco di Villa San Giovanni, Andrea Agostinelli, Direttore marittimo della Calabria e della Basilicata Tirrenica, e Ilaria Bonaccorsi, direttore di Left.
    Tabularasa 2015 - da SX Raffa, Falcomatà, Messina“Dobbiamo essere terzi – ha detto Raffa parlando della Città Metropolitana – pensare alle esigenze del cittadino in relazione agli obiettivi strategici.” Seguire un percorso condiviso unendo territori con bisogni diversi. “Reggio è una Città Metropolitana sui generis, non ha un denso agglomerato urbano. La politica locale deve fare massa – ha chiosato – a fronte delle strategie contrarie del Governo. I tagli creano difficoltà ed è necessario l’aiuto dell’Europa. Abbiamo sprecato molti finanziamenti, ma non lo rifaremo.”
    Falcomatà ha poi definito il nuovo livello di governance, “una città di città in posizione di sovraordinazione rispetto ai comuni, che resteranno autonomi.” Il sindaco di Reggio sarà anche sindaco Metropolitano, agirà con meno pastoie burocratiche e avrà maggiori responsabilità, insomma “un’idea nuova” di città. “Il disegno Europeo implica inclusione sociale, risparmio energetico e un più attento rapporto uomo-natura”.
    Agostinelli ha definito lo Stretto di Messina una risorsa primaria. “È tra gli snodi del traffico navale più rilevanti al mondo: 90mila corse l’anno; ma, manca un porto turistico importante. Si rinuncia a questo indotto”.
    Critico, al riguardo, è stato anche Antonio Messina. “I problemi di comunicazione con Messina non sono un buon esempio. Dobbiamo fare sistema. La rinuncia al progetto del ponte ha fatto venire meno investimenti e finanziamenti vitali per Villa. Abbiamo un chilometro di alta velocità che è inutile e il Lungomare è stato dimenticato”. Villa è un comune piccolo, ma il suo attraversamento lo rende tra i più importanti della Regione.
    Per Falcomatà “è necessario avere autorevolezza, superare le divisioni politiche delle singole città per fare sentire una voce univoca che sia la proposta solida di un’unica classe politica per il Governo”, ricordando il Protocollo firmato lo scorso 18 aprile dalla Giunta congiunta dello Stretto.
    “È giusto superare le divisioni politiche – ha commentato Raffa – ma oltre all’ordinanza di Accorinti, c’è la Zes per il porto di Gioia Tauro. Creerebbe posti di lavoro. Ho parlato con Renzi e Delrio, ma sembra un problema politico che non si vuole affrontare”. L’economia calabrese vive anche di pesca. Tabularasa 2015 - da SX Messina, Agostinelli, Branca“L’Europa, con i suoi divieti assoluti – ha detto Agostinelli – non considera le esigenze delle tradizioni calabresi. Norme che noi, però, dobbiamo applicare”. Il sindaco Messina ha anche evidenziato le carenze di finanziamenti. “Pagano i cittadini, e il Patto di stabilità non consente di investire. Immagino una spiaggia unica calabrese.” Per Falcomatà “bisogna invertire la rotta. Il Piano di riequilibrio va onorato oltre i tempi del mandato. Ripartiamo – ha rilanciato il sindaco – da risorse come il bergamotto. Dalla collettività prima che dalla politica. Un segnale di trasparenza è stato aprire alla città Palazzo San Giorgio, ma abbiamo in programma la riqualificazione di piazza Italia e il Palazzo di Giustizia”. Per Raffa i segnali positivi ci sono. “I voli low cost nell’aeroporto di Reggio, che si fanno sempre più vicini.” Riguardo ai problemi dell’assenza di una politica di prevenzione in materia di immigrazione Agostinelli ha voluto lodare anche il lavoro di Prefetture, Protezione civile, volontariato e istituzioni. Infine, Bonaccorsi ha definito positiva la politica calabrese “Un idealismo pragmatico migliore di quanto si vede a Roma”.
    Francesco Stilo Cagliostro, artista Reggino, ha incorniciato la serata con i suoi pezzi folk.

    Tabularasa 2015 - Francesco Stilo Cagliostro

    Tabularasa 2015 - Raffaele Mortelliti e Ilaria Bonaccorsi Tabularasa 2015 - da SX Raffaele Mortelliti, Ilaria Bonaccorsi, Giuseppe Raffa, Giuseppe Falcomatà, Antonio Messina, Andrea Agostinelli, Giusva Branca (2)