• Tabularasa 2015 - Cartisano De Masi Russo (6)
    Deborah Cartisano

    Tabualarsa 2015 – “La memoria, strumento di cambiamento contro la criminalità”

    Il ricordo delle vittime della mafia. La memoria e la sua importanza nel territorio calabrese. Questi i temi della serata di ieri a Reggio Calabria di Tabularasa, che ha visto sul palco del contest, organizzato da Giusva Branca e Raffaele Mortelliti, Deborah Cartisano, coordinatrice dell’associazione Libera nella Locride, Don Pino De Masi, referente di Libera nella Piana di Gioia Tauro, e Alessandro Russo, giornalista e scrittore impegnato civilmente.
    A margine del dibattito, l’attore Giuseppe Piromalli ha letto la lettera anonima che nel 2003 uno dei carcerieri di Lollò Cartisano, rapito a Bovalino il 22-7-1993, spedì alla moglie per indicargli il luogo dove si trovava il corpo del marito.

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    Da sinistra: don Pino De Masi, Deborah Cartisano e Alessandro Russo

    “Difficile raccontare le emozioni – ha chiosato Deborah, figlia di Lollò – è stato come tornare a quegli anni. Ci eravamo rassegnati a non sapere più nulla. Avevamo cercato in tutti i modi di capire chi fosse stato, trovandoci davanti un muro. Per noi erano persone quasi mitologiche”.
    Alessandro Russo ha ricordato la stagione infame dei sequestri, che creò grande allarme sociale specialmente per episodi come quelli di Lollò, che, sottolinea il giornalista “non era ricco, aveva denunciato un’estorsione e la famiglia dovette fare una colletta per riuscire a trovare i soldi del riscatto”.

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    “La memoria di questi fatti – ha spiegato Don Pino De Masi – è utile proprio per ricostruire partendo dal ricordo. In Calabria il percorso non è facile perché la ‘ndrangheta ha un largo consenso. Certo, da quando hanno iniziato ad operare associazioni come Libera questo consenso è diminuito, ma dobbiamo cercare di ridurlo sempre di più perché è quel consenso popolare che dà ai mafiosi il potere e di conseguenza la ricchezza”.
    “Ricordo – ha aggiunto don Pino – le mogli e le madri dei morti ammazzati vestite a lutto col fazzoletto nero, la cui vita finiva lì. ‘Libera’ ha fatto sì che la memoria diventasse impegno concreto, strumento di cambiamento”.
    A fine serata il Duo Saxarmonica ha reso omaggio ai musicisti Astor Piazzolla e Richard Galliano.

    (Foto di Antonio Sollazzo)

    Tabularasa 2015 - Duosaxarmonica (2)

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