E l’inchiesta del “Sistema Rende“, che nei giorni scorsi ha portato agli arresti di esponenti di spicco del mondo politico tra cui Sandro Principe, rischia di allargarsi e di colpire anche le ultime regionali 2014. Ci sarebbe, infatti, un’altra parte d’inchiesta, ancora coperta da riserbo istruttorio relativa proprio alle elezioni che hanno portato il Pd, Mario Oliverio ed i suoi alleati a governare la Calabria. A scriverlo è Arcangelo Badolati sulle pagine della Gazzetta del Sud.
Secondo quanto riferito dal quotidiano, infatti, il pm antimafia Pierpaolo Bruni, che insieme a Vincenzo Luberto ha coordinato l’inchiesta di Rende, starebbe continuando ad indagare nei confronti degli “amministratori di Marano Marchesato, raggiunti lo scorso anno da un avviso di garanzia, e nei riguardi del consigliere regionale ed ex sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco, eletto nell’assemblea calabrese nella lista ‘Oliverio Presidente‘”.
Alla base dell’inchiesta le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, che, insieme ad Adolfo Foggetti, il pentito che ha svelato il sistema marcio delle cooperative sostenute politicamente dagli arrestati al cui interno figuravano esponenti della ‘ndrangheta, stanno raccontando di altri “sistemi”. Ci sarebbe fra questi, scrive ancora Badolati, “uno dei capi della criminalità nomade bruzia, Franco Bruzzese, che collabora con la procura antimafia di Catanzaro da poco più di un mese” e che evidentemente potrebbe allargare ulteriormente l’offensiva della Dda catanzarese.