• Consiglio Regionale: sì ad assestamento bilancio. Critiche di Sculco e Guccione

    di Marina Malara – E’ durata 5 ore e mezzo la seduta del consiglio regionale che aveva come argomento principe l’assestamento e il provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017.  La notizia sintetica è che questo punto è stato approvato a maggioranza, ma ha provocato un lungo e articolato dibattito in aula che ha visto la naturale bocciatura da parte degli esponenti dell’opposizione, ma anche una serie di critiche da parte di alcuni esponenti della maggioranza che pur votando a favore, hanno espresso il loro disappunto su alcuni temi specifici.  I consiglieri di centro sinistra controcorrente sono stati soprattutto Flora Sculco e il solito Carlo Guccione, che ormai non ha più nessun motivo per difendere Oliverio ad ogni costo. Ma andiamo con ordine e partiamo dal capire che cosa contiene concretamente questo assestamento di bilancio annuale e triennale. Il vicepresidente della Giunta, nonché assessore  al bilancio Antonio Viscomi spiega in una relazione, la cui lettura è stata sollecitata da Carletto Guccione, che con questa manovra vengono autorizzate nel triennio 2015 – 2017 maggiori spese per 124 milioni euro circa di cui 83,1 milioni per l’anno 2015.  La copertura finanziaria sarebbe garantita da 40,308 milioni di entrate derivanti da un eccesso di copertura del disavanzo sanitario relativo a tutto il 2013; 20,1 milioni di euro risparmiati sulle rate di ammortamento dei mutui non tirati, previste nel bilancio di previsione; infine 22,4 milioni di euro per minori rate non pagate a seguito della rimodulazione dei mutui.La parte discrezionale soggetta alle decisioni di Giunta e Consiglio sarà utilizzata in via prioritaria per la copertura di spese di carattere obbligatorio, come i debiti pregressi, gli accantonamenti previsti dalla legge e per rimpinguare quei capitoli che presentavano stanziamenti al disotto del fabbisogno, tra cui le attività realizzate nell’anno dall’azienda Calabria Verde nel settore della forestazione, le spese di personale di ARSAC, ARCEA, Azienda Calabria Lavoro e la quota 2015 delle spese di funzionamento delle Province non previste in bilancio per circa 4,9 milioni di euro.Viscomi ha parlato di priorità come quella di far fronte a situazioni socialmente rilevanti soprattutto sul piano occupazionale, per saldare situazioni debitorie pregresse ed assicurare il necessario fabbisogno per le spese obbligatorie. Poi anticipa l’istituzione in ogni dipartimento di una specifica struttura dirigenziale cui affidare la responsabilità in materia di flussi informativi di carattere economico finanziario al fine di assicurare la condivisione delle informazioni, la tempestività delle risposte e la costante attenzione agli equilibri di bilancio. L’assessore al Bilancio ricorda anche lo sblocco recente di una parte di risorse comunitarie, e poi invoca nuove regole di bilancio che allentino  i vincoli stringenti imposti all’economia regionale dalle regole sull’armonizzazione contabile che insieme al patto di stabilità impediscono le spese per investimenti e riducono la capacità di pagamento.

    Dopo la relazione di Viscomi, la consigliera di Maggioranza Flora Sculco annuncia il suo voto favorevole ma critica fortemente l’assenza nella manovra di finanziamenti per i centri che accolgono le donne vittime di violenza ed il mancato sostegno agli allevatori per l’epidemia, detta lingua blu, che ha colpito gli ovini.  Durissimo invece Carlo Guccione che chiede a tutta la maggioranza e alla Giunta di prendere consapevolezza del fatto che ci sono evidenti difficoltà nell’attuare il cambiamento tanto decantato. L’ex assessore si chiede come si siano potuti perdere quei  33 milioni di euro di Calabria verde. Su questo ha anche presentato l’inserimento di un ordine del giorno poi ritirato a causa della eccessiva durata della seduta.  “Se facciamo così sulla nuova programmazione delle risorse comunitarie 2014- 2020, sarà un disastro.  La Calabria è su una montagna di debiti, oltre un miliardo e mezzo. Bisogna riformare radicalmente gli enti strumentali, le società in house, le fondazioni e i consorzi, tutta  zavorra che tiene nel pantano la regione portando solo  spesa assistenziale e parassitaria che ha alimentato un certo ceto politico”.  Per Guccione bisogna chiudere tutto questo sottobosco e fare solo  due grandi agenzie una per l’ agricoltura e la forestazione e un’altra per lavoro,  turismo e servizi.  Paladini difensori della manovra e dell’azione di governo si sono invece dimostrati i consiglieri  D’Acri, Giudiceandrea, Mirabello, Bevacqua, Greco, Aieta e il capogruppo del Pd Seby Romeo che definisce insopportabile che gli esponenti delle passate giunte sostengano ancora oggi di aver fatto bene, con i danni evidenti e sotto gli occhi di tutti. Arruzzolo infine annuncia che il  nuovo centro destra non si metterà di traverso perché guarda al bene dei calabresi.

    Durante la seduta approvati anche il Rendiconto Generale relativo all’esercizio finanziario 2014,  le modalità di ripiano del maggior disavanzo derivante dalle operazioni di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi,  la variazione al Bilancio di previsione del Consiglio regionale 2015-2017  che prevede una riduzione di spese del consiglio regionale da 58 a 52 milioni di euro, la mozione sugli impegni dell’Italia in vista della COP 21 sui cambiamenti climatici di Parigi,  norme in materia di usi civici e infine una mozione che chiede lo stato di calamità naturale per i danni provocati, soprattutto all’agricoltura, dalla nube di polvere vulcanica che ha interessato i territori meridionali della Calabria. Rinviati, su proposta di Seby Romeo i punti all’ordine del giorno che prevedevano le interrogazioni a risposta immediata, scritta e orale, le interpellanze e mozioni varie. Salta, ancora una volta, l’esame del punto relativo alle  Nomine di competenza del Consiglio regionale che era uno degli argomenti più attesi di questa assemblea. Era già tutto previsto?

     

     

     

     

    Oliverio: ‘Si può far fronte solo ad emergenze. Rinegoziamo Piano Sanità’

    Opposizione all’attacco: ”Azione inadeguata del governo regionale”

    Protesta dei dipendenti AsiReg davanti la sede del Consiglio Regionale