di Clara Varano – L’occupazione nel nostro Paese non ha mai subito una crisi così accentuata come quella che nell’ultimo periodo ha colpito il settore Lavoro. I dati raccolti dall’Istat sull’occupazione, la disoccupazione e i Neet (inattivi), del primo trimestre 2014 lasciano la speranza fuori dalla porta, almeno per adesso. La Calabria, infatti è il fanalino di coda della Penisola con percentuali allarmanti.
Occupazione
In Calabria, infatti, risultano occupati 507mila persone, di cui 181 donne e 326 uomini, per un tasso di occupazione pari al 37,4%, 4 punti percentuale in meno rispetto al trimestre del 2013, quando l’occupazione era del 38,4%. Per quel che concerne il tasso di occupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni), questo non supera il 10,2%. Sempre più penalizzate le donne, rispetto agli uomini. Solo il 26,7%, difatti, risulta occupato, a fronte di un 48,3% di uomini. Tra i giovani, invece, lavora l’8,8% di donne e l’11,6% di uomini.
Disoccupazione
Il tasso di disoccupazione, nel primo trimestre del 2014, in Calabria è del 25,4%. La Calabria, dunque, è la regione con più disoccupati in Italia. 173mila persone risultano disoccupati, di questi 102mila sono uomini (il 23,8%), 71mila donne (il 28,2%) e 17mila laureati. Terrificante la percentuale che riguarda i giovani, tra i 15 e i 24 anni, che raggiunge il 56,1%.
Neet
Anche i Neet, ossia le persone che non sono né occupate, né disoccupate e che risultano interessate a lavorare ma non in cerca di lavoro, si rendono tristemente protagonisti nella pagina calabrese. Il numero raggiunge i 658mila, 239mila uomini e 419mila donne, per una percentuale pari al 49,6% di cui più del 25% è laureato.