Come già l’anno scorso “Tabularasa” chiude con una doppia data e, esattamente come nel 2013, sui palchi di Reggio e Gerace. La serata di Gerace, patrocinata dall’Ente Parco Aspromonte, ha chiuso il percorso cultura-ambiente-legalità stilato tra organizzatori ed Ente Parco Aspromonte al momento di individuare la linea di demarcazione dell’iniziativa comune. E così sul palco di Gerace, alla presenza del Sindaco Varacalli, si è sottolineato come l’Aspromonte possa e debba diventare simbolo di rinascita e avamposto di legalità. Moderata da Marisa Larosa la serata ha approfondito gli aspetti che legano legalità e informazione e, nello specifico, Mario Congiusta ha rimarcato come troppo spesso le dinamiche legate alla cronaca giudiziaria siano figlie di meccanismi di particolare confidenza che lega giornalisti ad operatori della quotidianità giudiziaria. E proprio sull’essenza del giornalismo che si è persa strada facendo è tornato il vaticanista Enzo Romeo, giornalista Rai, il quale ha sottolineato come internet da risorsa rischia di diventare un problema, laddove si perda il controllo e l’approfondimento delle notizie e, in genere, di tutto ciò che la rete propone e che spesso viene preso come oro colato. Ma la parte certamente più significativa della serata è giunta attraverso la proposta di una delle più presenti “animatrici” di Tabularasa 14, Paola Bottero. La giornalista ha proposto che proprio da Gerace parta l’input per creare “visto che la Calabria vanta numerosi giornalisti bravi e famosi” una vera e propria scuola di giornalismo, che parta dalla Calabria e rimetta al centro dell’attenzione quei valori etici troppo spesso messi in secondo piano.
