“ IL PENSARE POSITIVO “ DEL DIRETTORE GENERALE
DELL’ UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE E …………
L’UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE REGGINO”
E così anche la Direzione Generale Regionale della scuola non si sottrae al
fascino della pubblicità, della grande comunicazione, delle passerelle e dei
grandi slogan.
Certamente affascina anche noi il “pensare positivo” che il Direttore
Mercurio lancia dall’assemblea dei dirigenti scolastici di tutta la Calabria
riuniti qualche giorno fa a Gizzeria.
Ma dopo lo slogan che resta? Quali fatti concreti promuove? Certamente
esegue gli ordini del governo nazionale che gli impongono la chiusura di
oltre 400 scuole in Calabria, o la formazione di classi anche con 30 e più
alunni a discapito della qualità (quale qualità si può dare in quella prima
classe di scuola media con ben 34 alunni ?).
E che dire dell’azione amministrativa negli Uffici Scolastici Provinciali;
basta” il pensare positivo” ?
Spesso il ruolo svolto dal personale amministrativo degli Uffici Scolastici
della Calabria viene dimenticato ed offeso.
Emblematica è la situazione dell’USP di Reggio Calabria, dove il personale
viene continuamente denigrato, ripreso alla stregua di uno scolaretto, offeso
nella Sua dignità. Privato anche dei pochi euro che la contrattazione
decentrata gli attribuisce,( ora si mette pure il Ministro Brunetta che
si sta dando da fare per toglierlo completamente).
E così la Coordinatrice dell’Ufficio non riesce a definire l’accordo sul FUA
2007 per l’atteggiamento rigido, chiuso e prevenuto verso gli operatori.
Atteggiamento a cui la Dirigenza Scolastica Regionale si adegua con un
silenzio che dura da quasi sei mesi.
Ma che importa “pensa positivo”.
Ed il “ Sistema di relazioni sindacali “ basato sul reciproco rispetto dei doveri,
delle prerogative e delle tutele sancite dall’Ordinamento giuridico italiano,
dal CCNL e dalla contrattazione integrativa, il continuo confronto che può
contribuire in maniera incisiva a migliorare la qualità dei servizi e la
realizzazione, in piena sinergia con le altre istituzioni e le forze sociali, per
formare i giovani calabresi.
Ma sì.. quello non serve.
Oggi basta imporre, costringere, umiliare i lavoratori e poi basta “pensare
positivo”.
Reggio Calabria 15 Settembre 2008
IL SEGRETARIO GENERALE
(Domenico Serrano’)