SANITA’ NELLA PIANA: SOLUZIONI CHE SI STANNO PROFILANDO VANNO NELLA GIUSTA DIREZIONE.
Una certa letteratura medico scientifica sostiene che il caldo e le elevate temperature possono causare seri scompensi al corretto funzionamento del sistema circolatorio celebrale.
Il detto “il caldo colpisce alla testa” è usato nel linguaggio comune per qualificare un comportamento o un ragionamento privo di logica e di senso.
Molto probabilmente di questa particolare patologia estiva – a leggere le esternazioni apparse nei giorni scorsi su alcuni giornali – è affetto il “bel addormentato nel bosco”, Belcastro.
Il Deputato del MPA, infatti, intervenendo nel dibattito in corso sull’ipotizzata costruzione del nuovo ospedale, che dovrebbe sorgere nel territorio di Palmi, si è lasciato andare in considerazioni molto gravi e prive di ogni fondamento nei confronti dell’operato della Giunta Regionale.
Ovviamente è del tutto legittimo che Belcastro esprima un suo punto di vista sulla ubicazione del nuovo nosocomio – anche se dimostrerò che nel suo ragionamento vi sono palesi contraddizioni politiche – ma non può dire, a meno che non dimostri con prove alle mano il contrario, che la Giunta Regionale ha fatto vedere un’amministrazione della cosa pubblica asservita ad aspirazioni delinquenziali. È come dire che i componenti della Giunta sono degli aspiranti criminali. Il Belcastro, che per professione fa l’avvocato, frequenta i veri criminali e sa bene quali sono le loro reali abitudini comportamentali. Paragonare i veri delinquenti alla Giunta Regionale è davvero grave, molto grave soprattutto se questo confronto è proposto da un Deputato della Repubblica il cui partito di appartenenza di recente è stato molto chiacchierato. Questa affermazione è talmente farneticante che non può certamente passare nel dimenticatoio.
Ad ogni buon conto, e tralasciando per un attimo queste gravissime e gratuite dichiarazioni, frutto, spero, di un vero e proprio colpo di sole, vorrei invece controbattere la tesi da lui proposta secondo la quale nella Piana serve un ospedale unico e non già due come ipotizzato nel Piano Sanitario Regionale licenziato dalla Giunta Regionale e che probabilmente verrà prossimamente approvato dal Consiglio Regionale.
Intanto, è utile ricordare al deputato di Rizziconi che il Piano Sanitario Regionale vigente, approvato nella precedente legislatura dalla sua stessa parte politica – il centrodestra – non prevede la costruzione dell’ospedale unico della Piana – come lui ha falsamente affermato – bensì la realizzazione di un ospedale nuovo. Questo indirizzo tanto criticato da lui, ipotizzando addirittura accordi sottobanco, inciuci e quant’altro, è stato semplicemente confermato dall’attuale maggioranza di centrosinistra. Dunque, se inciuci, accordi sottobanco si sono stati Belcastro dovrebbe chiederne conto ai suoi amici del centrodestra.
La soluzione che si sta profilando a mio avviso va invece nella direzione giusta che è tesa a migliorare la qualità della sanità erogata ai cittadini attraverso una adeguata razionalizzazione delle infrastrutture esistenti.
È la proposta avanzata da Belcastro che va nella direzione sbagliata in quanto l’ospedale unico garantirebbe la presenza per tutta la Piana di soli 300 posti letto anzicchè gli oltre 500 posti letto previsti per legge.
Molti ricorderanno la nostra battaglia politica contro l’ipotesi dell’ospedale unico della Piana. Da sempre siamo stati sostenitori dell’idea di mantenere dei presidi ospedalieri che garantissero i servizi sanitari di qualità a tutti i cittadini della Piana. Per questa ragione l’idea del funzionamento di un ospedale della costa e di uno dell’entroterra si concretizzerà attraverso la costruzione del nuovo ospedale nel territorio di Palmi, così come annunciato dal Presidente Loiero nei giorni scorsi dalle pagine del Corriere della Sera, affiancato dal mantenimento e, soprattutto, dal potenziamento dell’unico ospedale che sta garantendo, in questo momento, un minimo di risposta sanitaria nel deserto generale che è, appunto, quello di Polistena.
Quindi, fuori da spicciole logiche di municipio o di piccolo cabotaggio, bisogna sostenere un nuovo modello ospedaliero che possa finalmente dare la svolta nell’erogazione dei servizi sanitari che i cittadini della Piana si aspettano ed a cui hanno diritto, dando definitiva risposta alla piaga della mala sanità che tanti guasti e tanto dolore ha provocato in questi anni.
Reggio Calabria, 20.08.2008
Enzo Infantino
Segretario Provinciale
Partito dei Comunisti Italiani