Condanne pesanti ma nessun ergastolo, come aveva chiesto la pubblica accusa, nel processo di primo grado con rito ordinario sull’operazione Erinni, che scattò contro la ‘ndrangheta nel novembre del 2013 e portò all’arresto di numerose persone ritenute coinvolte nell’ultima tranche della cosiddetta “faida di Oppido Mamertina”, che provocò l’uccisione di sei persone.
La pena più alta la Corte d’Assise, presieduta da Silvia Capone, l’ha inflitta a Rocco Mazzagatti, condannato a 20 di carcere. A Domenico Polimeni sono stati inflitti 16 anni, a Simone Pepe 15 anni, a Pasquale Rustico 13 anni e 4 mesi ed a Leone Rustico e Domenico Scarfone 10 anni.
Assolti invece Giuseppe Ferraro, Silvana Atteni, Valerio Pepe e Alessandro Rocco Ruffa.
L’assoluzione ha riguardato anche l’accusa dell’omicidio di Francesco Raccosta, Carmine Putrino, Vincenzo Ferraro e Vincenzo Raccosta, dei quali erano stati accusati anche Rocco Mazzagatti, Pasquale Rustico, Domenico Scarfone e Simone Pepe. Nell’abbreviato, invece, sono state già condannate 12 persone.
La Corte ha anche condannato gli imputati a liquidare, a titolo di risarcimento, 500 mila euro al Comune di Oppido Mamertina, che si era costituito parte civile.