Risorse per “1,303 miliardi di cui 654 milioni già finanziati per avviare cantieri nelle principali città” contro le alluvioni e il dissesto idrogeologico. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti:”un piano “vero, con risorse spendibili da domani. Deve seguire impegno delle Regioni”. I cantieri già finanziati “partono per primi e gli altri da qui a breve, a inizio 2016”, ha precisato Galletti indicando che gli interventi sono suddivisi “per città da nord a sud, prevalentemente centri metropolitani interessati dal maggior rischio per la presenza maggiore di popolazione”.
La scelta di finanziare i cantieri che hanno maggior rischio per la popolazione che mostrano uno stato di avanzamento “è un segnale culturale – ha rilevato Galletti – Si premiano Comuni e Regioni che hanno progetti in stato avanzato. Non possiamo più permetterci di lasciare soldi nei cassetti perchè i progetti non sono pronti. Ci devono essere le condizioni affinchè i soldi vengano spesi”.
Si mette, dunque, la parola fine anche agli investimenti a pioggia che saranno basati su dati tecnici del rischio oggettivo. Lo ha spiegato Mauro Grassi, direttore della task force di Palazzo Chigi per il dissesto idrogeologico.
“Questo piano stralcio fa parte di un piano nazionale che stiamo elaborando sulla base del fabbisogno delle regioni di 7.000 progetti – ha spiegato Grassi – La selezione dei cantieri da avviare subito si è fondata sulla mappa di rischio elaborata da Ispra e da strutture tecniche da cui sono emerse le priorità che si basano su dati oggettivi: rischio oggettivo per la popolazione e tempestività nell’avvio dei lavori”. Questo piano, ha aggiunto Grassi, “sarà monitorato in tempi stretti, sarà un piano che ogni cittadino potrà controllare passo per passo, dall’inizio del finanziamento al collaudo”.
“I miliardi della vecchia programmazione da spendere sono parecchi. Siamo impegnati a far partire i cantieri, che vogliono dire sviluppo e occupazione”. Lo ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Granziano Delrio, a proposito del piano contro le alluvioni per le città metropolitane. “Scontiamo errori di pianificazione urbanistica – ha proseguito Delrio – senza calcolare l’impatto dei cambiamenti climatici. Ora serve una cura più intelligente, costante, quotidiana. Questo piano vuole darsi un orizzonte per non piangere più vittime”.
La città a cui sono state destinate più risorse dei 1.303 milioni previsti dal piano contro le alluvioni nelle principali città metropolitane predisposto dal governo è Genova, con 323,5 milioni. Seguono Milano con 122 milioni e Padova con 93,3 milioni. Dei 1.303 milioni 1.268,7 vengono suddivisi fra venti città mentre i restanti 34,3 milioni sono destinati ad altre città. Sono 654,3 i milioni deliberati dal Cipe per i primi cantieri e comprendono 275 milioni per Genova e 112,5 per Milano. A Messina sono destinati 32 milioni, a Catania 57,8, a Reggio Calabria 9,8.