Tre condanne per la tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose nei confronti del titolare di agenzia di pompe funebri, Giuseppe Triolo la cui attività ricade nei pressi degli Ospedali “Riuniti” reggini”. Il gup reggino Adriana Trapani ha inflitto a Giovanni Spratico 6 anni e 4 mesi di marcere mentre per Francesco Ollio e Giovanni Dario Valentino sono stati disposti 6 anni di carcere ciascuno. Alla luce di questa sentenza regge in pieno l’impianto accusatorio rappresentato dal pm reggino Teodoro Catananti che durante la propria requisitoria di ieri aveva invocato la condanna a 11 anni e 8 mesi per Giovanni Spratico a 8 anni e 10 mesi di carcere per Francesco Ollio mentre per Giovanni Dario Valentino sono stati invocati 8 anni di reclusione.
I tre furono raggiunti da ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip Barbara Bennato, lo scorso 13 gennaio. “Dobbiamo recuperare una somma di denaro che tu devi a Giovanni Spratico…abbiamo ricevuto un’imbasciata dai carcerati dove era rinchiuso il figlio di Spratico e non dobbiamo fare brutta figura” e “tu mi devi dare 2000 euro ora e subito, visto e considerato che in passato non hai capito come ti devi comportare…visto che io ti ho chiesto tante volte aiuto in un altro modo ed evidentemente non hai capito e non ha funzionato, adesso ti arrangi e paghi se no sono cazzi tuoi”. Questo il contenuto della presunta estorsione rivolta al titolare dell’agenzia funebre. Sarebbe stato proprio Triolo il destinatario della richiesta estorsiva. Il commerciante, però, metterà nelle mani dei Carabinieri e dei pm Stefano Musolino, Giovanni Gullo e Teodoro Catananti tutti gli elementi necessari per sviluppare le indagini. La sua testimonianza infatti verrà valutata in modo positivo dal gip che poi firmerà l’ordinanza custodiale. Per i tre il mese scorso era stato disposto il giudizio immediato, come richiesto dal pm antimafia Stefano Musolino. An. Pa.
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