• Reggio – Chieste condanne pesanti per i taglieggiatori dell’agenzia funebre Triolo

    Chiesti quasi trent’anni di carcere per i tre imputati accusati di estorsione aggravata dalle modalità mafiose nei confronti del titolare di agenzia di pompe funebri, Giuseppe Triolo la cui attività ricade nei pressi degli Ospedali “Riuniti” reggini”. Il pm reggino Teodoro Catananti, durante la propria requisitoria di questa mattina, ha infatti chiesto al gup distrettuale Adriana la condanna a 11 anni e 8 mesi per Giovanni Spratico a 8 anni e 10 mesi di carcere per Francesco Ollio mentre per Giovanni Dario Valentino sono stati invocati 8 anni di reclusione. I tre furono raggiunti da ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip Barbara Bennato, lo scorso 13 gennaio. “Dobbiamo recuperare una somma di denaro che tu devi a Giovanni Spratico…abbiamo ricevuto un’imbasciata dai carcerati dove era rinchiuso il figlio di Spratico e non dobbiamo fare brutta figura” e “tu mi devi dare 2000 euro ora e subito, visto e considerato che in passato non hai capito come ti devi comportare…visto che io ti ho chiesto tante volte aiuto in un altro modo ed evidentemente non hai capito e non ha funzionato, adesso ti arrangi e paghi se no sono cazzi tuoi”. Questo il contenuto della presunta estorsione rivolta al titolare dell’agenzia funebre. Sarebbe stato proprio Triolo il destinatario della richiesta estorsiva. Il commerciante, però, metterà nelle mani dei Carabinieri e dei pm Stefano Musolino, Giovanni Gullo e Teodoro Catananti tutti gli elementi necessari per sviluppare le indagini. La sua testimonianza infatti verrà valutata in modo positivo dal gip che poi firmerà l’ordinanza custodiale. Per i tre il mese scorso era stato disposto il giudizio immediato, come richiesto dal pm antimafia Stefano Musolino. Oggi, subito dopo la requisitoria dell’accusa, hanno preso la parola gli avvocati Iaria e Chinè mentre per domani è prevista la discussione dell’avvocato Murolo e la sentenza da parte del gup Adriana Trapani. An.Pa.