“Il nostro interesse principale è che vadano a votare le persone che invece nelle altre tornate elettorali hanno scelto la via dell’astensionismo”. È l’astensionismo a preoccupare maggiormente Giuseppe D’ippolito, il candidato Cinque stelle per le elezioni amministrative di Lamezia Terme. Domenica prossima, chiuse campagne elettorali e discussioni in pubblico, a parlare saranno le urne. “Purtroppo – sottolinea D’Ippolito – le liti tra gli opposti schieramenti alle quali stiamo assistendo e le notizie di cronaca giudiziaria che riguardano Lamezia Terme e le liste, ci fanno sospettare e temere che la gente ancora una volta decida di non votare”.
Ma votare M5S,cosa significherebbe? “Noi – spiega il candidato – rappresentiamo un’alternativa a questo sistema fatto di una tradizione, che ormai dura da anni, di malgoverno della città. Abbiamo dei progetti validi per Lamezia che partono dallo stravolgimento dell’organizzazione amministrativa del Comune. La Cassa comunale verrà rivoltata come un calzino per diventare amica dei cittadini e non essere utilizzata per attuare soprusi e vessazioni”.
E nel programma del grillino non mancano alcuni temi affezionati del Movimento, primo fra tutti “il sostentamento delle famiglie bisognose attraverso una forma di reddito di cittadinanza che nel Comune si chiamerà assegno civico di solidarietà”. Ancora, “grande attenzione verso le entrate, chi è rimasto indietro con i tributi potrà usufruire di un sistema decennale di rateizzazione e l’eliminazione di Equitalia”. Si potrà fare tutto ciò? Risposta “sì, quello che abbiamo in programma è tutto realizzabile perché abbiamo copiato quelle che sono le buone attività di governo che in altre città governate dal M5S sono state realizzate”.
Quanto a Gianni Speranza e alla sua amministrazione “c’è veramente poco da salvare e quel poco da salvare è completamente offuscato da tutte le altre cose fatte in senso negativo per la città: scelte urbanistiche con scarso contrasto all’abusivismo edilizio, scarsa attenzione nei programmi di fabbricazione e urbanistici verso situazioni possibili emergenziali, in più c’è il fatto che questa amministrazione si è caratterizzata per un governo durato dieci anni durante i quali non si è prestata alcuna attenzione nel condividere con i cittadini le scelte del governo”.
(Clara Varano)