La prima serata di Tabularasa 2014 si è chiusa con lo spazio tematico “Alone” che ha ospitato il monologo “Eva non è ancora nata”, di Salvatore Cosentino, magistrato della Procura di Locri, affiancato sul palco da Alessandra e Chiara de’ Liguoro e Valentina Calarco. Una riflessione profonda e densa di significati sulla condizione della donna nella società contemporanea che trae ispirazione da una canzone di Giorgio Gaber del ’78 considerata ancora oggi di grande attualità. Una forma diversa per parlare di legalità, dopo l’incontro con Nicola Gratteri (LEGGI QUI LA NOTIZIA), che fonde arte, cultura e diritto.
Lo spettacolo racconta la realtà di tutti i giorni all’interno delle aule dei tribunali dove spesso, ricorda Cosentino “si svolgono le farse e le vere tragedie della vita”. Una sorta di legame fra diritto e palcoscenico che attraverso il linguaggio teatrale affronta la complessità della materia giuridica che riguarda la dignità femminile, un excursus incentrato sulla percorso della donna . nel corso del tempo, a partire dall’handicap religioso, fino a descrivere, supportato da casi veri, le odierne logiche discriminatorie poste in essere nei suoi confronti.
(Cla.Va.)