«Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito». Recita così un proverbio spesso citato, ma non sempre calza a pennello con ogni cosa.
Con la vittoria della Reggina contro il Como chi ha a cuore le sorti amaranto può guardare sia il dito che la luna senza sentirsi saggio o stolto.
In quello che sarà un maggio intenso per la società amaranto la luna sono il mantenimento della categoria, l’ottenimento dell’omologa dal Tribunale e la ripartenza verso un futuro migliore. I tre punti ottenuti contro i lariani hanno rappresentato un passo fondamentale verso il primo obiettivo. Il secondo sarà la definitiva ratifica del piano di ristrutturazione dei debiti che consentirà l’iscrizione al prossimo campionato e sopratuttto la possibilità di mettersi alle spalle il passato. Il referimento è ad un monte debitorio che rischiava di farsi insostenibile e che sarà decurtato e spalmato in piani di rientro facilmente gestibili nell’esercizio di una squadra del campionato cadetto.
E poi c’è il dito. Il dito, in questo momento, sono la cancellazione della penalizzazione e la possibilità (concreta, con una robusta decurtazione del -7) di andare a giocarsi ai play off per la Serie A. Le ultime due gare di campionato e le udienze d’Appello valgono fino a 13 punti rispetto all’attuale classifica. Quella che, al momento, parla di un ritardo di un punto dall’ottavo posto. Le altre squadre ne avranno a disposizione sei. In palio c’è un vero e proprio biglietto per la lotteria, quale sono gli spareggi promozione.
Un trugardo pazzesco se si considera dove era la Reggina a giugno scorso. Ancora più significativo se si considera che potrebbe arrivare nell’anno della rinascita finanzia. Un po’ meno emozionante se si tiene conto dove la Reggina fosse alla fine del 2022, ma ci sono tanti aspetti da mettere in conto. A partire dalle vicende che hanno turbato la squadra, passando per l’impossiiblità a fare mercato e errori che probabilmente ci sono stati.
Ma è un maggio tutto da vivere.