Il Tribunale Nazionale Federale ha confermato i quattro punti di penalizzazione per la Reggina. La penalizzazione complessiva, con il primo ed il secondo deferimento, sale a quota 7. La squadra amaranto, nonostante i 49 punti conquistati sul campo che sarebbero sinonimo di play off, si trova adesso a doversi guardare alle spalle. Nulla di drammatico in teoria, considerato che ci sono quattro punti da difendere sulla zona play out a tre giornate dalla fine. Tuttavia, c’è la necessità di fare punti per stare tranquilli e non aspettare gli sconti che potrebbero arrivare nei prossimi gradi di giudizio. A preoccupare è sopratutto l’andamento della squadra nel girone di ritorno che ha conquistato solo tredici punti in sedici partite.
Già l’11 maggio, infatti, la squadra amaranto potrebbe vedersi restituito qualche punto. In quell’occasione ci sarà la prima udienza di fronte alla Corte d’Appello Federale. In quella circostanza la Reggina spiegherà nuovamente le cose: il Tribunale Fallimentare ha vietato il pagamento di tasse e tesserati andati via poiché ritenute spese non correnti. Il tutto in attesa di quell’omologa che dovrebbe segnare la rinascita economica del club amaranto. Poi ci sarà spazio anche per ricorrere al terzo grado della giustizia sportiva: il Collegio di Garanzia dello Sport.
La procedura, contemplata dalle Leggi dello Stato, non era stata ancora recepita dalla Figc che ha dovuto adeguarsi in fretta e furia, sollecitata dalla strada intrapresa dalla Reggina. Il club amaranto non vuole essere vittima sacrificale e si aspetta di riavere indietro tutti i punti di penalizzazione, in modo da tornare in lizza per giocarsi i play off che portano in Serie A.