di Pasquale De Marte – Sconfitta per la Reggina a Bari. Il match del San Nicola è stato deciso da un gol dell’ex di Folorunsho. Un successo che regala ai pugliesi la certezza di tenere il terzo posto nella griglia play off e allontana la qualificazione della squadra di Pippo Inzaghi.
Gli amaranto, nell’ultimo turno di campionato, dovranno battere l’Ascoli e sperare in una combinazione di risultati favorevoli. Un esito che non era quello sperato, ma che è frutto di tante contingenze. A partire, ovviamente, dai cinque punti di penalizzazione che continuano a gravare sulla squadra di Pippo Inzaghi.
Al San Nicola la prestazione della squadra non è stata del tutto negativa. Tuttavia, oltre ai soliti errori, si è visto un match dove ha vinto forse la squadra che aveva maggiore voglia di portare a casa il match. Anche se le sarebbe bastato un punto. La Reggina ci ha provato, ma non è riuscita mai a trovare la strada per fare male ai biancorossi. In una partita di questo tipo, soprattutto dopo un girone di ritorno così negativo, ci si attendeva qualcosa di più.
Sopratutto contro un avversario che continuava a pressare a tutto campo oltre il 90′. La sensazione è che davanti ci fosse un Bari con maggiori certezze tecniche e in migliori condizioni fisiche, pur non essendo certo nella sua giornata migliore. Anche perché la stretta sintesi dice che con un cross dalla trequarti i pugliesi hanno trovato il gol, con decine di cross amaranto non si sono visti neanche troppe occasioni da rete.
Buona Reggina, ma ci sono le solite disattenzioni e la poca
La prima significativa immagine di Bari-Reggina è stata la straordinaria cogreografia proposta dal San Nicola. I sostenitori di casa hanno ricordato i trentacinque anni di gemellaggio e a lungo hanno cantato insieme ai tanti supporter amaranto presenti in Puglia. Poi, però, è stato il momento di guardare al calcio giocato e si è vista una partita in cui sono stati gli ospiti a farsi preferire nel primo tempo. Questo, però, non ha evitato i quarantacinque minuti iniziali siano finiti con i padroni di casa avanti.
L’ha sbloccata Folorunsho sul finire della prima frazione, bruciando sul tempo l’intera difesa amaranto su un traversone di Esposito. Il timbro dell’ex ha messo in secondo piano le buone indicazioni che la squadra di Pippo Inzaghi aveva dato. Gli amaranto (senza Majer, Cionek e Menez) avevano controllato il gioco e creato più volte i presupposti per andare a bersaglio. Tante volte la squadra è arrivata fino all’area piccola, ma tra ultimi passaggi imprecisi e tiro-cross intercettati da Caprile non è riuscita da andare a bersaglio.
Sterile supremazia amaranto
Anche nel secondo tempo si è avuta una netta supremazia territoriale della Reggina. La squadra di Inzaghi non ha però espresso un gioco convincente, palesando la consueta capacità di attaccare l’area. L’unico tiro in porta degli amaranto è stata una punizione battuta da Hernani, facilmente neutralizzata da Caprile sul suo palo.
Il Bari ha avuto almeno due occasioni per il raddoppio. La prima è stato un pessimo retropassaggio di Gagliolo su cui si è avventato Ceter. L’attaccante ha spinto la palla in rete, ma il direttore di gara ha visto un evidente fallo su Contini. Sulla seconda, invece, il portiere ha dovuto chiudere lo specchio ad Esposito lanciato in profondità.
Il forcing finale degli amaranto ha dato qualche brivido al San Nicola, ma il punteggio non è cambiato.
BARI-REGGINA 1-0
Marcatori: 45′ Folorunsho (B).
Bari (4-3-1-2): Caprile; Pucino (5′ Dorval), Di Cesare, Vicari, Ricci; Benali, Maita (84′ Molina), Bellomo (64′ Benedetti); Folorunsho (64′ Ceter); Esposito (84′ Morachioli), Cheddira. In panchina: Frattali, Antenucci, Botta, Zuzek, Scheidler, Mazzotta, Mallamo. Allenatore: Michele Mignani.
Reggina (3-5-2): Contini; Loiacono, Terranova (65′ Rivas), Gagliolo; Pierozzi, Fabbian (87′ Lombardi), Crisetig (81′ Ricci), Hernani, Di Chiara (65′ Liotti); Canotto (81′ Galabinov), Strelec. In panchina: Colombi, Aglietti, Bouah, Camporese. Allenatore: Filippo Inzaghi.
Arbitro: Daniele Minelli di Varese. Assistenti: Stefano Del Giovane di Albano Laziale e Giuseppe Di Giacinto di Teramo. IV ufficiale: Maria Marotta di Sapri. VAR: Antonio Rapuano di Rimini. A-VAR: Livio Marinelli di Tivoli.
Note – Ammoniti: Maita (B), Di Cesare (B), Crisetig (R), Pierozzi (R), Fabbian (R). Calci d’angolo: 1-8. Recupero: 2′ pt; 4’st.