Un boato che fa tremare lo Stretto. Si parla di quello del Granillo che al minuto ’93 ruggisce per il gol di Gigi Canotto. Il più amaranto tra gli uomini di Inzaghi. Nato a Rossano Calabro, cresciuto al Sant’agata e il peggiore in campo fino a quel momento. Aveva sbagliato di tutto.
Stava per maturare l’ennesima beffa stagionale con tutti i risultati che giravano a favore. Stavolta, però, è andata come doveva andare. La Reggina batte un buon Ascoli al fotofinish e si prende i play off. Lo fa da settimana. Il 26 si va in campo a Bolzano in una gara secca.
Possesso Ascoli, occasioni Reggina
Non è stata una partita dai ritmi indiavoalti quella che si è vista al Granillo già dalla prima frazione. Ognuna delle due squadre, tuttavia, ha saputo interpretare bene la gara in base ai propri piani. La Reggina si è affidata prevalentemente alle verticalizzazioni. L’Ascoli, invece, ha avuto una maggiore e prolungata manvora, a tratti bella da vedere ma non sempre efficace nel produrre tiri verso la porta. Tant’è che, pur con un possesso palla largamente inferiore, la squadra che maggiormente si è resa pericolosa è stata la Reggina.
La migliore palla per trovare il vantaggio l’ha avuta Strelec in avvio di match. Grandissima la giocata di Hernani che, con una finta, ha spiazzato la difesa con uan verticalizzazione geniale per Strelec. Bravo lo slovacco a liberare il sinistro con l’uomo addosso, un po’ meno a dare precisione al mancino. I bianconeri hanno, invece, creato la migliore chance con una conckusione dalla distanza del talentuoso Mendes. L’altra buona occasione per gli amaranto è, invece, arrivata direttamente da calcio piazzato: bravo Camporese a svettare su un suggerimento di Hernani, meno efficace la conclusione.
Il boato del Granillo ceh fa paura
L’avvio di ripresa della Reggina, che nel primo tempo aveva perso Rivas per infortunio, è stato veemente. La squadra di Inzaghi è andata ad un passo dal vantaggio con una bella punizione battuta da Di Chiara. Con il passare dei minuti, però, l’Ascoli ha preso campo ed ha iniziato a farsi valere sul piano fisico. A mettere in apprensione la retroguardia della squadra di Pippo Inzaghi sono state soprattutto le verticalizzazioni per imovimenti in profondità di Gondo e Forte.
A metà della seconda una frazione un’azione clamorosa, da una parte e dall’altra. Prima i marchigiani sono andati vicini al vantaggio su un colpo di testa di Simic con salvataggio di Di Chiara sulla linea, sulla stessa ripartenza Canotto si è involato solo davanti a Leali non riuscendo a superare il portiere in uscita.
Nel finale è la Reggina a provare ripetutamente l’assalto alla porta dell’Ascoli. Le palle qualificazione le hanno prima Gori (protagonista di una girata alta) e poi Canotto (conclusione fuori misura da posizione ravvicinata). Sembrava finita, ma al 93′ sbuca Gigi Canotto. Alla sua maniera: salta il diretto avversario e da destra la mette all’angolino.
REGGINA-ASCOLI 1-0
Marcatori: 94′ Canotto.
Reggina (3-5-2): Contini; Loiacono (79′ Terranova), Camporese (62′ Gori), Gagliolo; Pierozzi, Fabbian, Majer, Hernani, Di Chiara (79′ Liotti); Rivas (26′ Canotto), Strelec (79′ Galabinov). In panchina: Aglietti, Colombi, Bouah, Lombardi, Ricci. Allenatore: Filippo Inzaghi.
Ascoli (4-3-1-2): Leali; Adjapong, Botteghin, Simic, Giordano; Collocolo, Buchel (66′ Giovane), Caligara (81′ Lungoyi); Mendes (71′ Proia); Forte (71′ Dionisi), Gondo. In panchina: Bolletta, Guarna, Quaranta, Donati, Eramo, Tavcar, Falasco, Bellusci. Allenatore: Roberto Breda.
Arbitro: Michael Fabbri di Ravenna. Assistenti: Alessandro Lo Cicero di Brescia e Mauro Galetto di Rovigo. IV ufficiale: Michele Giordano di Novara. VAR: Marco Guida di Torre Annunziata. A-VAR: Matteo Gariglio di Pinerolo.
Note – Spettatori 14 405, di cui 87 ospiti. Ammoniti: Giordano (A), Forte (A), Caligara (A). Calci d’angolo: 6-2. Recupero: 2′ pt, 5′ st.