• Catanzaro: festa anche tra le mura amiche, la Coppa al cielo

    di Vittorio Pio –

    Una bella giornata di sport e fair-play tra le due tifoserie ha consentito al Catanzaro di festeggiare fra le mura amiche (alzando la coppa portata direttamente dal Presidente di Lega Marani), la strameritata promozione in B, davanti al suo caloroso e corretto pubblico. Lo ha fatto ai danni di un ottimo Pescara, molto ben disposto in campo da Zeman, che ha fatto la sua partita sopratutto in chiave play-off, dove potrebbe rappresentare una delle sorprese della fase decisiva del  campionato nazionale di serie C. 2-2 il risultato finale, con il Pescara due volte in avanti e in entrambi i casi rimontato dai goal delle seconde linee Curcio e Cianci, bravi a farsi trovare pronti dalla chiamata di Mister Vivarini, in una gara fortemente condizionata dal vento e dall’arbitraggio incerto e distratto dell’arbitro Maria Marotta. Nel primo tempo è stato il Pescara a giocare di rimessa, con il Catanzaro che parte forte e sfiora il vantaggio prima con Curcio e poi con il bomber Iemmello, che come avvenne nel precedente turno casalingo contro il Monterosi, liscia clamorosamente un pallone che chiedeva solamente di essere spinto in rete. Al 21esimo il Pescara passa in vantaggio con una percussione di Rafia, capace di strappare il pallone dai piedi di Ghion (oggi non particolarmente ispirato), ai limiti dell’area e di servire Lescano, che solo davanti a Fulignati non si fa sfuggire l’occasione. Poco dopo e Iemmello che stacca con determinazione di testa, cogliendo solo la traversa, poi sono i biancazzurri avversari che hanno due buone occasioni con lo stesso Rafia e Lescano, che impegnano severamente l’ottimo portiere giallorosso Fulignati. Poco dopo il Catanzaro colpisce con un contropiede magistralmente eseguito da Curcio che batte a rete in maniera perentoria senza concedere alcuna speranza a Plizzari.  Nella ripresa il vento si fa ancora più insidioso e a pagarne pegno sono soprattutto i padroni di casa, che se lo ritrovano regolamente a sfavore. Su un rapido capovolgimento di fronte è Milani ad innescare nuovamente Lescano per un raddoppio che arriva al 65′ in maniera più che meritata per gli avversari. Sotto nuovamente di un goal, Vivarini rimescola le carte in tavola sostituendo Ghion e Situm per Pontisso e Brignola. Un minuto dopo è Iemmello a segnare ma  l’arbitro annulla su inspiegabile segnalazione del guardalinee . Per due volte Martinelli va vicino al pareggio, ma la palla non vuole saperne di entrare: la partita si fa nervosa in campo e per l’assalto finale vanno in campo anche Cianci, Katseris e Tentardini – rispettivamente in luogo di Curcio, Scognamillo e Situm – ed è proprio l’attaccante barese si rivela la carta giusta per il pareggio. Quando sta per scoccare il novantesimo Crescenzi tocca con un braccio in area un traversone in area, l’arbitro Marotta indica senza reticenze il dischetto ed è Cianci che di potenza batte Plizzari per l’ovazione di uno stadio che da lì a poco festeggerà tutti I suoi eroi sportivi, in un tripudio di coriandoli mortaretti e bandiere (rigorosamente giallorosse) al vento. Bene così: il Catanzaro conserva l’imbattibilità mentre I temi di mercato stanno per diventare dominanti per i colori giallorossi, a partire dal sospirato rinnovo di Mister Vivarini, che per il momento ha solo dato la sua disponibilità verbale senza formalizzare un nuovo contratto che in città si ritiene assolutamente scontato.