Non ha poi rincorso così tanto gli avversari Jeremy Menez, neanche da quando è arrivato Roberto Stellone. Il francese non ha l’indole del mediano e mai la avrà. Chiedergli di farlo è stata forse una delle presunzioni che hanno accompagnato il suo scarso rendimento che si è visto per lunghi tratti dei suoi due anni a Reggio.
Adesso, quando entra in campo, fa la differenza. È successo nelle ultime due partite che ha giocato, inframezzate da un infortunio. Con la giocata che ha propiziato il gol di Lombardi a Parma e il filtrante che ha generato il rigore del gol a Cremona. Episodi che si aggiungono a gol decisivi come quelli segnati contro Pordenone, Pisa e Vicenza.
Per non parlare del fatto che si rende protagonista di giocate sopraffine, diventa un regista aggiunto e che non cerca mai il passaggio banale. La lettura complessiva sul giocatore è quella di un calciatore che gioca un altro sport, nel senso è che pensa, agisce ed esegue ad un livello superiore rispetto al resto dei calciatori della categoria.