di Pasquale De Marte – Non è ancora il momento di guardare la classifica, ma l’aria del secondo posto è diversa da quella di altre posizioni. Lo sa bene la Reggina, reduce da una prova autorevole che le è valsa tre punti al Curi di Perugia.
Alla migliore difesa del campionato e ad una squadra imbattuta da sette turni gli amaranto di Aglietti ne hanno fatti due in quarantacinque minuti, chiudendo una pratica che è sembrata molto più facile di quanto si potesse immaginare.
Non è il momento di specchiarsi e dirsi quanto si è forti, ma semmai quello di prendere atto di un potenziale che nel lungo termine può dare grandi soddisfazioni ai tifosi amaranto. Nel frattempo è arrivata la terza vittoria consecutiva da mettere in archivio e lunedì 1 novembre si torna in campo contro il Cittadella
Reggina, avanti di due reti nel primo tempo
È una partita intelligente quella giocata dalla Reggina nel primo tempo. Amaranto corti, stretti a protezione della propria area di rigore e consci dei potenziali pericoli che il Perugia poteva portare: percussioni in profondità negli spazi e ripartenze fulminee. Una scelta compiuta sapendo, però, di avere la qualità per colpire.
Quella, ad esempio, di Nicola Bellomo: un gol e un assist per lui nella prima frazione. Dopo neanche cinque minuti c’è tutto il talento del calciatore barese nel suggerimento che ha pescato Galabinov in area in occasione dell’1-0. Un suggerimento né morbido, né teso, ma perfetto per la conclusione aerea del bulgaro, bravo a beffare col movimento l’intera retroguardia umbra e a colpire chirurgicamente sul primo palo. E, a proposito di individualità, quella del centravanti di Aglietti non è certo una novità: sesto gol per lui in dieci presenze..
La storia del primo tempo è anche quella di un Perugia che ha corso tanto, pressato altrettanto, ma che ha avuto il torto di trovare una Reggina molto solida. L’unico rischio è maturato su un’incornata sul primo palo di Matos su cross da destra di Ferrarini, propiziato da un calcio di punizione battuto a sorpresa.
La chiude Bellomo già nel primo tempo
Per il resto il controllo pressoché totale del match da parte degli amaranto è stato suggellato dal raddoppio. Solita manovra avvolgente della squadra di Aglietti, sovrapposizione di Di Chiara premiata da Rivas e percussione sul fondo con palla in mezzo. La respinta approssimativa della difesa umbra si è tramutata un’occasione che Bellomo non ha sprecato guadagnandosi lo spazio per calciare in maniera vincente con il sinistro.
Il secondo tempo è, di fatto, una partita che non si è giocata. Merito di una Reggina che ha praticamente anestetizzato il match, ne è stata continuamente padrona e non ha quasi mai fatto avvicinare gli avversari alla porta difesa da Turati.
PERUGIA-REGGINA 0-2
Marcatori: 5′ Galabinov (R), 45′ Bellomo (R)
Perugia (3-4-1-2): Chichizola; Sgarbi, Angella, Zanandrea (76′ Murgia); Ferrarini, Ghion (61′ Burrai), Segre, Lisi (61′ Falzerano); Kouan; Matos (61′ Carretta (65′ Murano)), De Luca. A disposizione: Fulignati, Rosi, Gyabuaa, Dell’Orco, Vanbaleghem, Curado, Santoro. Allenatore: Alvini.
Reggina (4-2-3-1): Turati; Loiacono (84′ Lakicevic), Cionek, Stavropoulos, Di Chiara; Bianchi, Crisetig; Laribi (64′ Ricci), Rivas (46′ Cortinovis), Bellomo (71′ Hetemaj); Galabinov (84′ Montalto). A disposizione: Micai, Amione, Liotti, Regini, Denis, Ménez, Tumminello. Allenatore: Aglietti. Arbitro: Giacomo Camplone di Pescara. Assistenti: Mattia Scarpa di Reggio Emilia e Nicolò Cipriani di Empoli. IV uffiicale: Tommaso Zamagni di Cesena. VAR: Luca Banti di Livorno. A-VAR: Pasquale Capaldo di Napoli.
Note – Ammoniti: Bellomo (R), Matos (P), Kouan (P), Crisetig (R), Burrai (P). Calci d’angolo: 4-2. Recupero: 1’pt; 5’st.