Buone notizie per chi non può proprio farne a meno. Per chi lo eleva a bevanda degli dei soffiando l’appellativo al vino. Per chi gli affida il buon corso di tutta la giornata. A chi lo gusta da vero intenditore: nero e bollente. La scienza proclama: “il caffè fa bene, protegge il fegato dai danni provocati dall'alcol, primo fra tutti la cirrosi”. Almeno è quanto sostengono gli statunitensi che hanno pubblicato gli esiti di uno studio sugli Archives of Internal Medicine, condotto da Arthur Klatsky, del Kaiser Permanente Medical Care Program.
Questa nuova ricerca dimostrerebbe una tesi già sposata da un gruppo di studiosi italiani diretti da Carlo La Vecchia, dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, ovvero che il consumo di una tazzina di caffè al giorno è associato a una riduzione del 22% del rischio di cirrosi. Mentre consumarne da una a tre tazzine ridurrebbe ulteriormente il rischio del 40%, oltre quattro tazzine ben l’80%. Merito della caffeina? Assolutamente no. Questa infatti è presente anche nel tè, bevanda che però non ha dimostrato la stessa capacità protettiva. I ricercatori ritengono che a difendere il fegato dai danni dell'alcol debba essere una sostanza contenuta unicamente nel caffè. Ipotesi varie ma al momento ancora tutte da scoprire. La ricerca italiana, presentata da Alessandra Tavani, aveva dimostrato che questa amatissima ed irrinunciabile bevanda protegge il fegato da malattie gravi come la cirrosi epatica e il tumore, soprattutto quando la persona è ad alto rischio perché, ad esempio, si tratta di un accanito bevitore di alcolici. Tuttavia Adolfo Francesco Attili, Ordinario di Gastroenterologia presso l'Università di Roma La Sapienza, si è affrettato di ricordare che l’abuso del caffè ha sempre e comunque le sue controindicazioni: tachicardia e difficoltà ad addormentarsi, tanto per citare le più frequenti. “Questi risultati – ha spiegato Attili – non devono invogliare a un consumo esagerato di caffè, ma sono importanti perché possono portare alla scoperta delle molecole protettive che esso contiene, probabilmente antiossidanti come i di terpeni”. E un'altra raccomandazione viene anche dagli studiosi Usa: “anche se il caffè è un epatoprotettivo, ridurre il consumo di alcol è l'unico modo di evitare danni al fegato”. Possiamo chiedere al caffè di svegliarci la mattina, non di fare miracoli.