E' argentina ma originaria di Laureana di Borrello (Gioia Tauro), Estella Dominga Furuli, la donna che insieme al marito, Angelo Ricci rischia l'ergastolo in Kenya. In favore dei due il Quotidiano della Calabria ha lanciato una campagna d'aiuto insieme al Corriere della Sera. La donna, accusata di essere al centro di un grosso traffico internazionale di cocaina,
sebbene risulti che gli inquirenti non abbiano trovato alcuna prova, è rinchiusa da oltre 16 mesi nel carcere di massima sicurezza “Langata prison women” di Nairobi, in condizioni disumane. Da oggi, contemporaneamente con l'udienza in cui il giudice dovrebbe decidere la data della sentenza dei coniugi, il Quotidiano della Calabria insieme con il Corriere della Sera lanciano la campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica per salvare i nostri connazionali. Si sono resi protagonisti della vicenda anche due testimoni calabresi che si sono espressi in favore di Estella Furuli ed Angelo Ricci. Si tratta di Fabia Campanella, ultima discendente del grande filosofo Tommaso Campanella, e di Piero Romeo, ingegnere di Soverato. Entrambi vivono da diversi anni a Malindi, dove i coniugi italiani sono stati arrestati. “Stanno morendo, non potete neanche immaginare in che condizioni sono – spiega Fabia Campanella -, lei sembra invecchiata di cent'anni, dimagrita forse più di venti chili, lo sguardo perso nel vuoto; lui piange per ore tutte le sere consolato invano da Davis, l'amico con cui divide la cella”. E' calabrese, della zona di Reggio, anche il console onorario a Malindi, Roberto Macrì. Pesanti le accuse che sia la Campanella che Romeo hanno lanciato contro le negligenze nella gestione del caso da parte della nostra diplomazia in Kenya.