• Non siamo soli

    Riceviamo e pubblichiamo

    Il tempo scorre, inesorabile.
    La società avanza senza sosta e continuerà con questo smodato arrivismo…
    Che strano, sembra non me ne sia accorto, almeno fino a ora.
    Come al solito mi ritrovo a casa “seduto” sul mio comodo letto a scrivere e la mia mente pensa ancora  quanto ha potuto vedere al computer e cioè, un reportage di un volontario della Fondazione “Aiutare i Bambini onlus” che descriveva di un’incontro con le “anime, i cuori e i corpi abbandonati”. Avverto qualcosa che arriva nel mio cuore, una debole vocina che prima sentivi di rado, ora urla senza sosta “AIUTO”. E’ una voce che “spreca” il suo ultimo fiato per quell’ultimo appello che giunge lieve alle orecchie di tutti, ma sono in pochi che la sanno ascoltare ( forse anch’io…). Sono dei bambini che, solo con il loro sguardo, ti fanno comprendere le loro sofferenze. E come se parlassero una lingua universale, che entra impetuosamente nel tuo cuore con dolcezza e determinazione e ti fa riflettere…
    Ti fanno da specchio su una realtà cruda e inconcepibile di un mondo che ha varcato il ventunesimo secolo, ma che c’è e non si può ignorare…
    Sobborghi dove vivono ( si fa per dire! ) ammassati gruppi di persone nel degrado assoluto: bambini picchiati e abbandonati dai genitori, donne “comandate” alla prostituzione, traffico e assunzione di sostanze stupefacenti, vendita di organi, fame e altro ancora ( se esiste…).
    E’ una drammatica realtà che esiste da molti, troppi anni!!!
    Ho avuto, ancora una volta, modo di conoscere un mondo, un mondo diverso, ma sapevo dell’esistenza e non me ne curavo abbastanza!.
    Da una parte, loro ( sul video ) e dall’altra, io ( comodamente seduto.. ). Erano talmente lontani che non mi “impressionavano” per niente, o quasi, pensavo che erano persone più sventurate e io stavo bene e pretendevo sempre di più, visto che posso averlo…
    Non potevano impedirmi di comprare due o tre pacchetti di sigarette o di andare in pizzeria.
    Stavano dall’altra parte del mondo e per me era come se tutto fosse normale….
    Ma poi ho sentito la voce del “Volontario”. Parlava in inglese, ma lo capivo benissimo nonostante la mia scarsa conoscenza della lingua, ma non con la testa e neanche con gli orecchi, ma con il Cuore…
    Il mio Cuore era diventato un traduttore, traduceva quell’idioma in amore, amore da dare…
    Quelle parole mi fanno meditare…
    E se io fossi uno di loro?
    Cosa penserei di quelle persone che permangono indifferenti alle mie parole? Che se mi vedono buttato per strada con i vestiti strappati, con le lacrime agli occhi… passano dritte facendo finta di non vedere nulla? Non è difficile capire che quelle persone non chiedono soldi per andare in discoteca ( e quale? ), non chiedono tesori, ma Amore ed Aiuto.
    Ed io, di quell’amore, ne sono ricco e non so a chi darlo…
    In tutti questi anni della mia vita, mi sono sentito un po’ inutile alla società ( un po’ di sana autocritica non guasta, anzi…) e oggi più di ieri, ho avuto conferma di cosa devo fare.
    Il mondo, quel mondo, non può rimanere così, non possono essere le solite persone ad aiutare questa umanità…Dobbiamo essere tutti. Io voglio dare amore.
    Tutti dobbiamo darlo!
    Sono certo che mi sentirei molto più felice nel dare un po’ di calore ad un bambino che non ha neanche una famiglia, piuttosto che darlo alla mia compagna che ha già molto, anzi troppo.
    Quanto siamo sciocchi ( non è mai troppo tardi per comprendere ) quando andiamo in crisi per un capriccio non soddisfatto…

    Reggio Calabria,07/09/2008
    Giuseppe Daniele Canale
    Volontario della Fondazione “Aiutare i Bambini”
    Consigliere Sesta Circoscrizione/Sbarre

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