di Francesco Creazzo – Eric Frattini e Luis Rocha: due sguardi paralleli e diversi con un unico obiettivo. Gettare luce sulle ombre che avvolgono la storia (e non la religione) del Vaticano.
Dalla morte di Papa Luciani all’attentato a Giovanni Paolo II fino ad arrivare all’attuale Pontefice. Una sorta di mini-vademecum dei grandi intrighi consumatisi all’ombra del ”cupolone” nel 20esimo secolo.
Partiamo con una domanda ‘’semplice’’: Chi ha sparato a Giovanni Paolo II?
Frattini: Secondo Ali Agca fu un ordine dettato dal segretario di Stato Vaticano Agostino Casaroli.
Rocha: In questi 30 anni nessuno ha guardato dentro il vaticano e c’è una ragione: quel giorno in piazza S. Pietro c’erano molti servizi segreti che hanno anche fatto foto, quindi il quadro avrebbe dovuto essere più chiaro di quello che abbiamo attualmente…
E la morte di Albino Luciani? Una morte naturale o un delitto mascherato?
Frattini: La leggenda dice che un piccolo gruppo di cardinali si riunì in quel conclave e, davanti all’intera assise, un portavoce di questi porporati dichiarò che chiunque fosse stato eletto Papa avrebbe avuto problemi a causa della riforma della situazione economica del Vaticano: 33 giorni dopo Giovanni Paolo I muore nel proprio letto. Ci sono dichiarazioni del suo medico personale in cui egli dice chiaramente che quando Luciani era primate di Venezia non aveva mai sofferto di problemi cardiaci e, di contro, sappiamo che il medico papale Renato Buzzonetti somministrò al Papa un calmante cardiaco senza che il pontefice ne avesse bisogno.Un’altra ‘’casualità’’ è che quei cardinali che erano in quel gruppo che aveva espresso il monito, muoiono tutti in un breve lasso di tempo subito dopo Albino Luciani.
Qualcuno dice che questo abbia tutto a che vedere con la situazione dello Ior di Marcinkus…
Rocha: Certo! Papa Giovanni Paolo I è morto a causa del denaro, perché voleva cambiare il Vaticano! Il giorno prima di morire si riunì con alcuni cardinali per comunicargli modificazioni nelle nomine dei vertici della banca vaticana: il comandante della Guardia Svizzera confermò che si udivano grida provenire dagli appartamenti del pontefice.
Frattini: Un altro fatto curioso è che ci siano testimonianze del fatto che nella camera del papa, quando fu ritrovato morto, ci fossero dei documenti che stabilivano queste nuove nomine. La cosiddetta lista Pecorelli.
Qual è il ruolo dell’Opus Dei negli intrighi vaticani degli scorsi 30 anni? E come mai è diventata così potente negli anni del pontificato di Giovanni Paolo II?
Frattini: L’Opus Dei non c’entra con la morte di Luciani, però ha avuto una forte ascesa durante il papato di Giovanni Paolo II. L’Opus Dei è una realtà potentissima che nacque in Spagna: non è un’organizzazione segreta ma molti banchieri non nascondono di farne parte: ecco perché, al crescere della potenza economica dell’Opera, Giovanni Paolo II la fa salire di categoria riconoscendole lo status di prelatura personale, in considerazione dell’enorme flusso di denaro che l’Opus Dei gestisce.
Rocha: Qualche hanno fa a New York si è tenuta una riunione di fundraising a favore dell’Opus Dei alla quale sono andate solo 30 persone. A fine serata i fondi raccolti ammontavano a 30 milioni di dollari. Questo per dare un’idea di chi sono i suoi membri e di qual è il potere economico dell’organizzazione fondata da Escrivà.
L’ultima domanda riguarda l’attuale Papa Benedetto XVI: come passerà alla storia, come un riformista o un conservatore?
Frattini: In Vaticano sono tutti conservatori: bisogna tener presente che Ratzinger e un altro cardinale sono gli unici a non essere stati nominati da Giovanni Paolo II. E’ chiaro che Giovanni Paolo II è l’unico Papa, dopo Giovanni XXIII ad aver scelto il proprio successore, avendo composto interamente il conclave che lo avrebbe eletto. Ratzinger è un Papa trascinato dalle situazioni create dai predecessori: è costretto a prendere misure come quella di uniformarsi alle misure antiriciclaggio dell’unione europea. Il che significa che fino all’anno scorso la banca Vaticana intercettava capitali di provenienza illecita…
Rocha: …Ed essendo il Vaticano uno stato sovrano, nessun paese dell’unione europea poteva domandare spiegazioni. Vi dico una cosa: tra 25 anni nessuno si ricorderà di Ratzinger, ma tutti si ricorderanno di Wojtyla.