La Cassazione ha confermato le condanne per 14 persone giudicate colpevoli in appello nell’ambito del filone in abbreviato del processo “Mandamento Ionico”, nato da un’inchiesta della Dda di Reggio Calabria, e che vede alla sbarra esponenti della ‘ndrangheta della Locride.
Disposto, come riporta Gazzetta del Sud, l’annullamento con rinvio per altri 12 imputati. Rigettato il ricorso sull’impugnazione relativa a una prescrizione, annullato senza rinvio nei confronti di Rocco Morabito (cl. 1947) “perché il reato è estinto per morte dell’imputato”. Annullata poi senza rinvio la sentenza impugnata nei confronti di Francesco Cataldo, “limitatamente alla quantificazione della pena inflitta che ridetermina in anni venti di reclusione”, rispetto alla pena comminata in secondo grado, che era stata di 25 anni. Annullata la sentenza impugnata, rinviando per nuovo giudizio, nei confronti di Pietro Casili, Leonardo Zucco, Antonio Leonardo Romeo, Rocco Perre, Domenico Zucco, Domenico Antonio Moio, Giuseppe Morabito, Stefano Romeo, Alberto Latella, Francesco Pangallo, Candeloro Lia e Vincenzo Pedullà.
I giudici hanno rigettato i ricorsi di Andrea Floccari (condannato quindi in via definitiva a 8 anni), Renato Floccari (11 anni), Saverio Maisano (11 anni), Domenico Nucera (8 anni), Antonino Romeo (3 anni), Salvatore Ursino (8 anni 8 mesi), e Bruno Zucco (12 anni 8 mesi).