di Grazia Candido – Questa volta partiamo dalla fine: forte emozione, tanta gratitudine, un lungo applauso e un pizzico di nostalgia a chiusura sipario.
Al teatro “Francesco Cilea”, con la divertente commedia “Boeing Boeing” (testo del francese Marc Comoletti) il cui riadattamento porta la firma del brillante Matteo Vacca (regista e interprete nei panni di Roberto, un tipo sprovveduto e sognatore che viene coinvolto-travolto dalla vita amorosa dell’amico) e con gli attori Marco Fiorini, Ramona Gargano, Claudia Ferri, Martina Zuccarello, Elisa Pazi, si chiude la stagione dell’Officina dell’Arte di Peppe Piromalli che, ieri sera sfidando pure il maltempo, ha portato a casa un altro meritato successo.
Nei panni del protagonista Simone (l’esuberante Marco Fiorini) mette in moto un meccanismo amoroso per ognuna delle sue tre donne: un alibi convincente e impossibile da verificare nel caso di brutte sorprese, promesse di matrimonio elargite con generosità al “mio amore” del momento, foto sostituite ogni volta per l’occasione.
Il pubblico è piacevolmente colpito da quella messinscena che prende vita da una oliatissima macchina da ridere che funziona a meraviglia da mezzo secolo. Impeccabile e puntuale in ogni sua entrata, come del resto tutto il cast dinamico e affiatato, Fiorini organizza il suo menage erotico familiare modellandolo strategicamente in funzione degli orari di arrivo dei boeing su cui le tre fidanzate-hostess lavorano.
Ovviamente, non mancano gli intoppi e sono proprio questi tra equivoci ad orologeria e porte aperte, chiuse, sbattute in faccia, a movimentare la storia dei sei personaggi, tutti fortemente caratterizzati da accenti e movenze che rendono sempre più credibile la storia.
Il “calendario romantico” di Simone (amante pieno di risorse), nonostante sia aiutato dalla donna delle pulizie ucraina Olga (strepitosa Elisa Pazi che gestisce, parla e riproduce incredibilmente le sfaccettature di una donna dell’Est), sempre pronta a cambiare foto e oggetti e ad organizzare menù diversi a seconda della fidanzata, sta per saltare ma, anche quando tutto sembra perso, l’amore torna e vince.
Perfette le attrici Gargano (vivace salutista calabrese), Ferri (spagnola pepata) e Zuccarello (dolce e sensuale siciliana) che, tra spostamenti velocissimi di valigie e indumenti, riescono a catapultare lo spettatore in quel caos amoroso alleggerito da una sana ed intelligente verve.
La versione di Matteo Vacca piace molto a Reggio Calabria e, pur trattando temi delicati come l’infedeltà e la seduzione, il noto attore riesce a sfoderare grazie ad una regia frizzante, un piacevole humour italiano che trova nuova linfa proprio dai suoi interpreti straordinari ad alleggerire la trama e a dimostrare ancora una volta, che se lo si vuole davvero, “AMOR OMNIA VINCIT” (l’amore vince ogni cosa).