Inaugurata al Palazzo della Cultura la mostra “Dati sensibili”, il percorso espositivo trasversale promosso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria in collaborazione con diverse realtà culturali del territorio che rimarrà visitabile fino al prossimo 25 giugno. All’inaugurazione questa mattina, insieme ai referenti delle associazioni che hanno collaborato alla realizzazione della mostra, tra gli altri il filosofo Glauco Morabito, presidente dell’associazione Philosopolis, ed il pittore e musicista Roberto Modafferi, era presente il Consigliere delegato alla Cultura della Città Metropolitana, Filippo Quartuccio.
La mostra individua i “Dati sensibili” di un soggetto o di una comunità in ciò viene definita come “interiorità”. Col sostegno dell’Associazione Italiana di Filosofia Applicata Philosopolis, in collaborazione con l’Associazione italiana Giovani per l’Unesco Aigu, la mostra propone un percorso espositivo trasversale comprendente pittura, scultura, fotografia, grafica, musica e cinema. Presenti all’inaugurazione il promotore Glauco Morabito, filosofo, presidente dell’associazione Philosopolis; Roberto Modafferi, pittore, artista e creatore; Pietro Bova, PhD Architettura, Coord. Edu Aigu, Mikhaela Cannizzaro, fotografa; Francesco Stilo Cagliostro, cantautore; Saverio Autellitano, grafico; Domenico Modafferi, regista; Pietro Traversa, regista; Nadia Riotto, scultrice.
“E’ l’ennesimo appuntamento culturale che la Città Metropolitana ha inteso offrire alla cittadinanza nell’ambito della programmazione di eventi di attività che abbiamo proposto al Palazzo della Cultura Pasquino Crupi” ha commentato il Consigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio. “Una nuova ed ulteriore occasione di incontro tra la nostra comunità ed il mondo dell’arte – ha spiegato il Delegato – inteso come convergenza di strumenti e di stili differenti, ma in qualche modo complementari, che vanno a comporre il suggestivo percorso che propone la mostra Dati Sensibili”.
“Ed è un po’ il percorso che la Città Metropolitana intende proporre per la fruibilità di un bene comune di straordinario pregio come il Palazzo della Cultura. Uno spazio – ha concluso Quartuccio – che intendiamo condividere con gli artisti, in particolare con i giovani e con quelli che sono presenti sul nostro territorio, con l’obiettivo di produrre cultura e proporla alla cittadinanza”.