• Reggio Calabria – Al Cilea il cast di “Boeing Boeing”. Gargano, Fiorini, Vacca: “Chiudiamo la strepitosa stagione dell’Oda”

    di Grazia Candido – L’Officina dell’Arte si prepara all’ultimo grande evento della stagione teatrale e chiuderà il suo  strepitoso cartellone al teatro “Francesco Cilea”, sabato 20 Maggio, con la commedia francese più rappresentata al mondo, “Boeing Boeing”.

    Insieme a tre dei sei bravissimi attori, Matteo Vacca (nella doppia veste di interprete e regista), Marco Fiorini e Ramona Gargano (in scena con loro ci saranno anche Claudia Ferri, Martina Zuccarello, Elisa Pazi) cerchiamo di scoprire qualcosa sulla storia di un latin lover che deve destreggiarsi tra tre fidanzate.
    Ci raccontate qualcosa dei vostri personaggi.
    Ramona Gargano: “Sono Valeria, una donna molto energica, ginnica ma che sogna e vive in un mondo tutto suo. Faccio la hostess di una compagnia aerea e ho le mie idee sull’amore. Indosso i panni di una donna totalmente differente da me ma, come faccio sempre, sono riuscita a fare mio questo personaggio plasmandolo ed ammorbidendo alcuni lati molto forti”.
    Marco Fiorini: “Io sono Simone, il protagonista della vicenda, un latin lover che ha creato un meccanismo in base al quale sfruttando gli orari dei voli, gli arrivi e le partenze di queste hostess, mantiene contemporaneamente una triplice relazione. E’ un farfallone che si avvale dell’aiuto della domestica ucraina con la quale organizza l’entrata e l’uscita di queste ragazze creando una situazione paradossale e comica. Il problema è che poi, a causa di disguidi, maltempo, scioperi e tanto altro, queste tre ragazze si ritroveranno insieme convinte ognuna di essere l’unica donna dell’uomo conteso. Da qui, si innescano una serie di gag divertentissime in cui rimane coinvolto il malcapitato amico che, casualmente, si ritrova in questa bagarre”.
    Matteo Vacca: “Il mio personaggio è Roberto, il carissimo amico ed ex collega di Simone, assolutamente disinteressato a tutto il caos che avviene all’interno della casa. Farò parte di questa giornata folle e, pur essendo una persona tranquilla che vorrebbe sposarsi e sconsiglia all’amico di continuare a vivere una vita così complessa, alla fine, ci prendo gusto e in qualche modo riesco ad uscire indenne. Nel doppio ruolo di attore e regista mi trovo bene, anche se è difficile e complicato. Allo stesso tempo, è un impegno stimolante e mi affido all’occhio esterno per migliorare”.
    Qual è il successo del testo di Marc Camoletti?
    Marco Fiorini: “E’ un meccanismo abbastanza semplice e, nonostante sia un testo degli anni ‘60, ha una chiave comica perfetta tipica della commedia francese. Porte che si aprono e si chiudono, ritmi frenetici e divertenti trascinano il pubblico dentro una storia rivisitata e adattata alle dinamiche moderne con l’uso della tecnologia che, all’epoca, non c’era. Il ritmo incalzante e la situazione paradossale supera ogni tempo”.
    Matteo Vacca: “Queste storie sono dei grandi classici della commedia degli equivoci e la chiave per farli funzionare è asciugarli un po’ da lungaggini, attualizzarli il più possibile anche con dialoghi ambientati ai nostri tempi. Serve svecchiarli un po’ e renderli dinamici”.
    Ramona Gargano: “Sicuramente, il riadattamento del testo ha inciso molto sul successo della commedia ma anche il cast, l’unione di attori diversi ma tutti molto bravi ad interpretare il proprio personaggio. In scena, ci divertiamo tanto e non è una finzione. Amiamo ciò che facciamo e lo dimostriamo ogni sera salendo sul palco”.

    Come è stato lavorare con un cast di interpreti così variegato?
    Matteo Vacca: “E’ un gruppo di professionisti, belle persone che sono entrate nel clima giusto, hanno fatto squadra. Quando si collabora con gente brava, simpatica, che sa che si deve lavorare per il gruppo e non per il singolo, che questi progetti sono corali, allora risulta tutto facile. Ci vogliono persone intelligenti per poter realizzare questo tipo di progetti teatrali”.
    Ramona Gargano: “Dicono che non sia facile lavorare con donne e uomini e invece, noi abbiamo sfatato questo luogo comune. Ognuno ha cercato di cogliere dall’altro suggerimenti, idee, il modo di rendere ancora più bella ed apprezzabile la commedia che è piaciuta a grandi e bambini. Ci stimiamo tanto, ci vogliamo bene e lavoriamo in sinergia mostrando questa unione in scena, un’unione vera e non di circostanza come spesso capita”.
    Marco Fiorini: “E’ una compagnia che si è formata quasi casualmente grazie alle scelte del regista Vacca che ha messo su un team di grandi professionisti. Si è creato subito un legame forte ed essendo tutti attori ed attrici abituati a lavorare sul teatro brillante, è stato molto naturale, abbiamo parlato la stessa lingua immediatamente. Il risultato si è visto: i successi ottenuti dalla commedia che sta in scena da due anni, lo dimostrano. Il testo è molto forte ma l’adattamento che lo ha reso più veloce, più fruibile e la bravura degli interpreti, ne hanno fatto un gioiellino di comicità”.
    Venite a Reggio Calabria per chiudere una stagione piena di successi dell’Oda. Volete dire qualcosa al pubblico e al direttore artistico Peppe Piromalli?
    Ramona Gargano: “Finalmente, torno a casa e posso riabbracciare la mia gente che mi ha sempre mostrato tanto affetto. Pur essendo nata a Cosenza, amo tutta la Calabria e Reggio è un po’ la mia seconda casa. Qui, ho tanti amici come Peppe, un galantuomo che offre la possibilità ad artisti noti e meno noti, l’opportunità di calcare il prestigioso teatro Cilea. Sono emozionata e pronta a farmi travolgere dal calore dei miei calabresi”.
    Marco Fiorini: “Siamo molto onorati e grati di essere in questo cartellone prestigioso. Con Peppe, mi lega un’amicizia e un rapporto molto professionale nato sul palcoscenico. C’è una grande stima reciproca e rispetto per l’uomo Piromalli, per quello che fa per il teatro Cilea, per la passione che mette ogni anno ed il pubblico di Reggio Calabria è davvero fortunato ad avere un professionista come lui. Non è facile trovare oggi, direttori artistici capaci con la sola passione e amore per il teatro, a superare le numerose difficoltà che comporta una stagione teatrale. Siamo emozionati di chiudere il cartellone perché, come si dice, se in un pranzo quello che ti ricordi è il dolce allora, speriamo di essere il dessert più buono, il ricordo più bello di un’altra indimenticabile stagione fortunata dell’Oda”.
    Matteo Vacca: “Intanto, grazie mille per averci scelto per chiudere la stagione di un teatro prestigioso. E’ un onore ma anche, una responsabilità. La chiusura è il biglietto da visita della prossima stagione artistica e noi vi promettiamo che non vi deluderemo. Ringraziamo tanto Peppe, una persona innamorata di quello che fa e già, solo per questo andiamo d’accordo, che ha creduto ed investito sulla nostra squadra. E’ la prima volta che vengo a Reggio Calabria e spero di iniziare una collaborazione con l’Oda perché a livello nazionale, tanti sono gli apprezzamenti che sento dagli addetti ai lavori. Questo vuol dire che il lavoro sino ad oggi portato a termine da Piromalli, sta solcando un terreno per nulla facile ma che dona vita”.