di Grazia Candido – Fare rete e portare le nuove generazioni a vivere i luoghi d’arte. Questo uno degli obiettivi del Protocollo d’intesa tra le associazioni culturali “Officina dell’Arte” e “Bene Sociale” (BiEsse) rispettivamente presiedute da Giuseppe Piromalli e Bruna Siviglia che, questa mattina, nella sala Biblioteca di palazzo Alvaro, hanno siglato un “vero e proprio patto di crescita artistica, formativa, personale e sociale da realizzare sul territorio”.
“Tutti si lamentano che, in questa città, non si fa sinergia, non è possibile fare squadra e invece, io sono pronto a farla ma deve essere una collaborazione che funziona e realizzata con persone che hanno il cervello, idee e amore vero per la nostra terra – esordisce il direttore artistico dell’Oda, Piromalli -. Bruna è una di queste persone e con la sua associazione, è una certezza, un punto fisso della città che si impegna quotidianamente, a realizzare progetti di inclusione dove i protagonisti sono i giovani, gli adulti, i meno fortunati di noi. Ho sempre scelto il meglio per la mia Officina e oggi, scelgo BiEsse perché sono certo che solo con l’unione delle forze e delle professionalità, possiamo cambiare tutto ciò che non va a Reggio”.
Il direttore artistico ricorda anche “la stagione dell’anno scorso e la paura della gente che, a causa del Covid-19, aveva scelto di non andare più a teatro ma, con coraggio e quel pizzico di follia che mi contraddistingue, ho messo su un cartellone con le mie risorse economiche, sfatando ogni timore e vincendo una difficile scommessa”.
“Quello che ci serve è concretezza – aggiunge ancora Piromalli – e visto che siamo in una città ventosa e le chiacchiere se le porta via il vento, noi proponiamo fatti concreti. I giovani devono innamorarsi del teatro: in questa stagione, ho scelto di coinvolgere gli atleti della Lumaka Basket per cercare di abbattere la disaffezione al mondo dell’arte delle nuove generazioni. E saranno proprio i nostri ragazzi delle scuole reggine, sabato 22 Aprile, i protagonisti di un matinèe con la seconda edizione del “Premio Guerrieri” dove quest’anno, premieremo l’attore Leo Gullotta, l’ex presidente della Reggina Calcio Lillo Foti che ha regalato alla città 10 anni di serie A e spero, possa essere con noi anche un’altra guerriera, Maria Fida Moro, figlia dello storico statista e segretario della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. La sera poi, spazio all’unico esemplare del varietà Antonello Costa con il suo show “C’è Costa per te”, il 26 aprile il debutto dell’Orchestraccia, band romana composta da cantanti e attori per la prima volta in Calabria e finiremo la stagione, il 20 Maggio, con la pièce Boeing Boeing”.
Onorata di “unire le forze e coinvolgere i ragazzi in questo ambizioso progetto culturale che non finisce con la semplice stipula di un protocollo ma, andrà avanti con altre iniziative di respiro nazionale”, la presidente Bruna Siviglia che aggiunge: “Nessuno ha insegnato ai giovani di vivere e conoscere il teatro e allora, spetta a tutti noi sostenere la cultura e l’arte capace di infondere importanti messaggi. Il teatro è un elemento di riscatto, di crescita, di condivisione e in tempi difficili come questi, è anche un sollievo per l’anima. L’Officina dell’Arte è una bellissima realtà e il suo fondatore, Peppe Piromalli, offre delle opportunità alla nostra comunità. Da qui, l’unione di BiEsse e Oda per continuare a dare vita ad un fermento che c’è in città e non si può arrestare. Per il prossimo anno, stiamo già lavorando a coinvolgere le scuole con matinèe, workshop ed incontri con personalità di spicco del panorama artistico e cinematografico. Insomma, la cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso tra tutti anziché diminuire, diventa più grande”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore comunale Irene Calabrò che non può che prendere atto dell’“encomiabile impegno di due associazioni che portano avanti, come una missione, un progetto culturale a prescindere dagli aiuti istituzionali e facendo tutto con le proprie forze”.
“Sono fiera di queste realtà territoriali che danno lustro a Reggio Calabria e Piromalli è un operatore culturale che fa confluire le esigenze di un pubblico eterogeneo, dando un’opportunità di riscatto culturale – aggiunge la Calabrò -. I problemi che abbiamo sono di natura socio-culturale e questa è la strada giusta per fare rete e difendere ciò che di prezioso abbiamo. Io, se lo vorrete, sarò al vostro fianco, dietro le quinte, perché il teatro Cilea deve tornare ad essere quel luogo splendido di un tempo. Spesso, si parla della necessità di un direttore artistico che guidi il nostro teatro ed è giusto, ma a me piace costruire una casa non dal tetto, ma dalle fondamenta. La cultura deve andare a colmare tutti quei gap che, purtroppo, penalizzano Reggio, il Sud, il Paese intero per questo dobbiamo investire sulla formazione e creare una struttura solida con realtà libere e produttive come l’Oda e la BiEsse, esempi da seguire e sostenere”.