• Reggio Calabria – La genialità e l’ironia di Paolantoni mandano in “tilt” il teatro Cilea

    di Grazia Candido (foto Antonio Sollazzo) –  “Ma è un teatro bellissimo, avete un luogo dove ogni sogno diventa una meravigliosa realtà”.

    Sono le prime parole dell’attore napoletano Francesco Paolantoni appena varcata la porta del teatro “Francesco Cilea”, dove insieme ad un cast affiatato composto da Stefano Sarcinelli, Arduino Speranza, Raffaele Esposito, Viola Forestiero, Felicia del Prete, ha messo in scena ieri sera, la brillante commedia “O…tello o….Io”, altro apprezzato appuntamento della stagione artistica dell’Oda.

    Una pièce dal ritmo veloce con una compagnia sempre in scena alle prese con mille ironiche disavventure e che suggella per l’associazione culturale di Peppe Piromalli, un altro meritato successo con un teatro gremito in ogni ordine di posti.
    Già dai primi minuti, Paolantoni sfodera il suo talento e quella innata verve partenopea trasportando il pubblico dentro quella scrittura ispirata alla commedia dell’arte, con un ritmo veloce e con il meccanismo del “teatro nel teatro”.

    La storia è  leggera, divertente e folle al tempo stesso, sembra di esser figlia di un canovaccio dal quale si sviluppa l’improvvisazione teatrale degli attori, tutti rigorosamente in scena per i due atti.
    Le parole fluiscono incisive e convincenti attraverso un susseguirsi di battute tra l’ironico e il sarcastico, facezie che sfiorano deliziosamente il paradossale, ma inducono a riflettere su uno dei temi trattati, la gelosia, sentimento che spesso distrugge rapporti umani.

    Quello che spicca oltre al testo ben scritto dallo stesso Paolantoni, è la simbiosi di due cavalli di razza, Francesco e Stefano Sarcinelli, coppia giusta per regalare allegria e spensieratezza, impeccabili ad attingere a piene mani dalla vita e dai classici, storie capaci di creare personaggi da tormentone che piacciono tanto al pubblico.

    Tra continue risate e applausi, in quelle assurde vicende della compagnia amatoriale, ci si ritrovano le persone comuni, le interazioni fra gli attori ed i dialoghi si nutrono proprio della vita di ognuno di noi.
    Insomma, una commedia dove si ride tanto e per qualche ora, ci allontana dai problemi e dalla pesantezza di una quotidianità volutamente “disturbata” dal rumore di un umorismo travolgente.

    “Riuscire a donare un’emozione, un po’ di gioia alle persone ed essere ringraziato per ciò che faccio, mi fa provare un senso di profonda gratitudine verso questo lavoro – afferma a fine spettacolo l’istrionico Paolantoni, visibilmente commosso dall’affetto degli spettatori  -. Tutto quello che provo ogni sera, sul palco, è un miracolo. Il lavoro dell’artista è come un fantastico gioco che va vissuto nel pieno rispetto del pubblico, con la serietà dello studio e della formazione ma, fondamentalmente, con allegria. Io mi diverto tantissimo e spero di tornare presto in questa splendida città e stare ancora tanto con voi, con gli amici dell’Officina dell’Arte e in questo magnifico teatro che mi fa sentire a casa”.