• Reggio Calabria – La battaglia contro il cancro non si ferma. Avanti nel nome di Lilia Gaeta

    di Grazia Candido – Siamo così pieni di noi che, spesso, ci dimentichiamo di chi non ce l’ha fatta, ci dimentichiamo della “bestia” che ci porta via i nostri affetti più cari, ci toglie il respiro, la forza e la voglia di vivere.

    E proprio per non dimenticare, per mantenere vivo il ricordo di chi ce l’ha messa tutta nella difficile battaglia contro il cancro, questa mattina, presso l’auditorium “Cosimo Fazio” della Scuola Allievi Carabinieri, si è svolto l’evento “La memoria e l’impegno”, fortemente voluto e organizzato dal Garante regionale della Salute Anna Maria Stanganelli.

    Giovani, medici, istituzioni civili e religiose, Forze dell’Ordine, magistrati, procuratori non hanno voluto perdere un appuntamento nel quale non è stata solo commemorata la “Giornata mondiale contro il cancro” ma si è voluto ancora parlare di una figura di grande levatura umana e professionale, il magistrato Lilia Gaeta, recentemente scomparsa.

    A fare gli onori di casa, il Comandante Colonnello Vittorio Carrara e colei che ha ardentemente voluto questa iniziativa, per la quale è giunto l’attestato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Garante Stanganelli che, anche grazie ad un video, ha ricordato l’integrità del magistrato reggino “esempio da seguire per le future generazioni”.
    “Lilia è stata una persona indimenticabile non solo per l’impegno professionale elevatissimo ma anche per l’aspetto umano perché ha dato tantissimo agli altri – afferma il marito Luciano Gerardis, già presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria -. Tutto quello che la mia Lilia ha fatto in vita, ci sta tornando nel ricordo, nell’affetto, nella gratitudine della gente. La sua gioiosità, il suo modo di vivere positivo malgrado 18 anni di malattia, il fatto che lei abbia sempre superato la sofferenza, i disagi, la gravità del malessere che la tormentava, con pensieri belli e positivi, il suo altruismo, la sua generosità, ci dà la forza di andare avanti. Queste sue doti sono state una caratteristica del suo agire che tutti vogliono ricordare. Sin dal primo momento, ho detto che avrei fatto mia la sua battaglia per una sanità funzionale ed umana e sarà così da ora in poi”.

    Sui candidi visi delle giovani figlie si intravede il sorriso, lo sguardo, la bontà di una donna che prima di essere magistrato era mamma, “una mamma che, oggi, sarebbe stata felicissima di questa giornata e ci auguriamo che, ognuno dei presenti, possa portare a casa non solo un ricordo ma il suo esempio legato alla prevenzione che, negli ultimi anni, ha fatto passi da gigante” – afferma la primogenita Elisa, social manager.
    Sulla stessa lunghezza d’onda la figlia minore Enrica, studentessa della Facoltà di Medicina che, con gli occhi velati dalle lacrime, ricorda quel “bellissimo esempio di integrazione tra la vita quotidiana e la malattia della sua mamma che diceva sempre che il cancro non doveva essere l’elemento che la identificava ma, un contorno. Mamma ci ha insegnato ad amare la vita e ad aiutare sempre il nostro prossimo”.
    Nei ricordi dei presenti, spicca l’infinito amore di una professionista, di una “donna prima di tutto” come la ricorda il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza Antonio Marziale che punta il dito su “una Calabria che è un tumore, è in metastasi e l’impegno di tutti può in qualche modo, essere una chemioterapia capace di rianimarla e farla diventare una terra carica di dignità per come merita”, di una moglie che non si è arresa e sino all’ultimo ha portato avanti con dignità e fermezza il suo lavoro.

    In collegamento, il ministro Orazio Schillaci ha messo in evidenza “l’attenzione del Governo centrale sulla sanità calabrese senza dimenticare che il Cancro, ci ha portato via le persone più care. Anche a causa del Covid,  la prevenzione ha registrato purtroppo, un rallentamento così come le terapie,  causando l’aumento dei malati oncologici. Ma, – postilla il Ministro – daremo presto risposte congrue e degne”.

    Presenti il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, i sindaci f.f. della Città Metropolitana e di Reggio Calabria, Carmelo Versace e Paolo Brunetti; il prefetto Massimo Mariani, il Presidente facente funzione della Corte d’Appello di Reggio Calabria, Bruno Muscolo, il procuratore generale presso la Corte d’Appello Gerardo Dominijanni; Maria Grazia Arena, presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, procuratore capo della Repubblica, il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, il direttore dell’U.O. di Radioterapia oncologica del Grande Ospedale Metropolitano (GOM) Said Al Sayad, il presidente dell’Hospice Via delle Stelle Vincenzo Nociti e il presidente dell’Ordine dei Medici Pasquale Veneziano, il Commissario del GOM Gianluigi Scaffidi, la presidente dell’associazione “Grace”, Lidia Papisca; il medico di medicina generale Giuseppina Silvia Putortì, il dottore Eduardo Lamberti Castronuovo, Giovanna e Antonino Fazio, moglie e figlio del Colonnello Cosimo Fazio e tanti amici e colleghi del magistrato Lilia Gaeta che l’hanno idealmente abbracciata con un lungo e caloroso applauso.