Nicolò (An): “La sinistra? Noiosi e prevedibili”

Dal capogruppo di An in Consiglio comunale, Antonio Nicolò, riceviamo e pubblichiamo

Quelli della sinistra sono noiosi e prevedibili come una barzelletta risaputa.

Ecco l’apofatismo di Sebi Romeo: la verità si coglie ma non si può dire.

Pertanto le sue apparizioni sulla stampa sembrano avere più un valore catartico, liberatorio, con segni e sintomi da “sindrome da astinenza” e con un logocentrismo tipico della sinistra: “insuperabili” come lo spot di un famoso tonno.

Che cosa vuol dire, con la “strabusata frase”, avere fiducia nella magistratura ?

Qual è il collegamento tra un silenzio e la Casta?

Viene da chiedersi: è un silenzio omertoso quello dell’Amministrazione o rispettoso, prima di esprimere un giudizio verso qualsiasi persona ?

E’ necessario ricordare (a Romeo) che al Comune si è insediata una commissione di indagine il cui presidente appartiene al centrosinistra?

Non ha forse fiducia nell’operato del suo collega o teme sia tutto in regola?

Ed ancora la “difference” tra sinistra e destra è solo nella forma o anche nella sostanza ?

Ho imparato che una cosa è certa: non possiamo impedire ai testimoni di Geova di suonare al citofono, mentre siamo in bagno, cosi come non possiamo impedire di sentire il “lamento impietoso” e catastrofico del centrosinistra.

Pur avendo molti santi in paradiso, finiscono sempre per avere bisogno del diavolo. Sono fatti così, che ci volete fare? Se non spargono odore di zolfo, non sono contenti

Ma quello che colpisce, ancora una volta, è il tentativo di ribaltare completamente la realtà. È una tecnica consolidata, che alla fine rischia di risultare quasi convincente.

Quando non si hanno più argomenti, spunta sempre la corte dei conti,

l’epiteto cult, l’hit del momento nella parade dell’insolenza.

E dopo aver usato una serie di delicati epiteti, ballando sul baratro del ridicolo («Corte dei conti al 70%», «presidente infastidito dalle regole», «partitocrazia anni ‘70», etc.), Romeo fa un deciso passo in avanti: il Pd è unito e Reggio ha bisogno di un Sindaco giovane.

Mi stropiccio gli occhi: sono sveglio! Ho letto bene e vale la pena ripetere: il Pd è unito e Reggio ha bisogno di un sindaco giovane.

Si può capire lo smarrimento della sinistra che è partita per cambiare il mondo ed è malinconicamente tramontata in un hangar della Fiera di Roma.

Si può capire chi cercava le idee e si è trovato a contar delegati e correnti come nei peggiori congressi dorotei. Ed ancora oggi mi si parla di unità della sinistra!

Aggrappati alla zatterina, i cantori della sinistra decadente si lanciano in dichiarazioni avventate, in “soliloqui evanescenti”.

Per favore, arridateci un’opposizione. Un’opposizione vera, politica, non questi “surrogati dell’ultima ora”.

In effetti, ammettiamolo, la confusione è grande sotto il cielo della sinistra.

E poi, i consiglieri di centrodestra non stanno alla larga dai cronisti, hanno semplicemente una visione diversa del modo di fare politica: prediligono l’azione, i fatti (vedi l’operato del “giovane Sindaco” Scopelliti , a proposito di “giovane” ) lasciando nella serenità il “poverocristo” di cittadino, stufo e confuso, dalle “parole politicanti” che producono noia e sconforto e nessun’altro risultato.

Ripeto sino alla noia, quello che dovrebbe essere la regola in una “città velenosa” e “ciarliera” come la nostra: chi ha da denunciare lo faccia alle autorità competenti, altrimenti taccia ed aspetti il responso della Magistratura che indaga!

A tal proposito ricordo una frase graziosa di Sir Winston Churchill: «Faccio molta fatica a non emettere sentenze». Niente di più vero nella nostra realtà!

Non dico che dobbiamo volare alti ma facciamo uno sforzo per sollevarci almeno di un millimetro da terra. 

Certo, in un paese dove tutti camminano a testa in giù, se uno procede a testa in su passa per un tipo strano, un diverso, un deviato, forse un malato.

Antonio Nicolò – Capogruppo di Alleanza Nazionale-