“Reggio Calabria: la memoria del Terremoto del 1908”, questo il nome del convegno tenutosi nel salone Versace del Palazzo Cedir. L’evento promosso dall’ANMI, Marina militare e Comune di Reggio Calabria, rientra nelle iniziative della “Settimana del mare”, in scena nella città reggina sino al 28 settembre.
Sicurezza marittima e operazioni di primo soccorso, questi gli aspetti fondamentali che contraddistinguono il ruolo della Marina militare. Dai Terremoti agli alluvioni, passando per i maremoti, insomma, non vi è calamità naturale che non trovi tra i protagonisti gli uomini “in Bianco”.
“La finalità unica è proprio quella di ottimizzare le risorse disponibili per offrire sicurezza ai cittadini e a tutte le persone che si trovano in pericolo” assicura L’Ammiraglio Vincenzo Martines, Direttore generale della sanità militare. La prima attività navale della Marina militare di protezione civile fu il soccorso dei cittadini di Reggio e Messina colpiti dal sisma del 28 dicembre 1908.
“Il Tragico evento fu un banco di prova importantissimo per la Marina” conferma l’Ammiraglio Pagnottella, Presidente Nazionale dell’ANMI, “Uno scenario – continua l’Ammiraglio- “che presentava due città completamente distrutte: scuole, strade, ferrovie, segni tangibili della vita sociale, inutilizzabili; bisognava organizzare alla svelta i soccorsi, ma la fulmineità dell’evento unito alla distruzione di diverse unità navali, aveva destato qualche esitazione”. Il Sisma che colpi L’area dello Stretto fu il primo grande intervento dei militari della Croce Rossa Italiana, come conferma il Prof. Mario Salducci, Ufficiale Superiore Medico, “Lo Stato non era pronto a fronteggiare la fronteggiare la richiesta di soccorsi; la situazione per Reggio– continua Salducci- era abbastanza complessa, era difficoltoso fa arrivare i mezzi; inoltre treni ospedalieri non erano altro che treni attrezzati, tuttavia a fronte delle difficoltà logistiche ci fu un grandissimo dispiego di uomini, che lavorarono in maniera efficace per risollevare le sorti delle due città”.
Attualmente l’organico del Corpo Sanitario comprende 236 Ufficiali di cui 192 medici, 11 farmacisti, 10 odontoiatri, 10 psicologi, 13 logistico-amministrativi, 576 Sottufficiali infermieri. Dal 1908 al 2002, anno del terremoto avvenuto nella regione del Molise, la marina ha attuato un piano di organizzazione di mezzi e servizi che oggi le permette di essere considerata tra i corpi meglio attrezzati per far fronte a situazioni di estremo pericolo.
Francesco Pizzimenti