• Gallico: nessuno la vuole…e tutti la lasciano lì

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    di Francesco Pizzimenti
    – Maleodorante, squallida e brutta, che, la spazzatura non fosse simpatica  a nessuno, non è di certo una novità.  Nessuno la vuole, ma tutti la produciamo. Nessuno vorrebbe discariche costruite vicino la propria abitazione, ma, ahimè ogni tanto capita; insomma la spazzatura rappresenta sempre un problema! Ma un problema è un problema solo se

    lo si fa diventare tale.

    Il segno tangibile e spesso maleodorante di una civiltà consumistica destinata a divorarsi ed a distruggersi, rischia di provocare non pochi disagi agli abitanti di Gallico, periferia nord di Reggio.

    Nel mirino di strill.it  via Anita Garibaldi. Da circa un anno, lungo questa strada si  assiste al verificarsi di un fenomeno “strano”:  la formazione “misteriosa”  di cumuli di pattume, le classiche montagnette di spazzatura per intenderci; eppure la raccolta rifiuti avviene regolarmente, i cassonetti sono presenti e di numero adeguato. Tuttavia l’immondizia è là, adagiata al suolo, nessuno la rimuove ed ogni giorno un nuovo sacchetto si unisce ai vecchi, in quello che potrebbe esser definito un infinito gioco di  auto-celebrazione, che, solo la spazzatura riserva ad una società iper- consumistica. Una situazione che potrebbe esser definita una schifezza (visto il tema). Se la famosa “merda in scatola” di Piero Manzoni esposta nel 1961, fu salutata come un segno estremo d’arte contemporanea, di grande significato e fascino, che ancora oggi divide il mondo dell’arte. Perché, dovrebbe creare imbarazzo “qualche rifiutino” sparso qua e là lungo la strada.  Va da sè, che,  “la vita è una questione di punti di vista”, ecco allora, che, Gallico si arricchisce di nuove sculture Pop. Provocazioni a parte, la questione  rimane, ed molto più seria di qualche battuta; sono noti i problemi e le gravi conseguenze, che l’accumulo di immondizia (complice anche il caldo) potrebbe provocare, si va dalla salute delle persone, sino al deterioramento ambientale.

    La crescita di una città passa, anche, attraverso queste prove. Troppo semplice prendersela con il servizio raccolta rifiuti, secondo qualcuno non funzionante nella maniera adeguata. Certo i cittadini sono i custodi privilegiati della propria città, quartiere, via ecc… Tuttavia il danno è fatto, lasciare in quella maniera quel cumulo di schifezze come “eventuale” monito agli abitanti della zona è un no-sense.  La soluzione è sempre più semplice del problema in sé.

     

     

    Francesco Pizzimenti

     

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