• San Luca: chiesto rinvio a giudizio per 58 persone

    Il gotha delle cosche Pelle-Vottari e Nirta-Strangio, protagoniste di una cruenta faida iniziata nel 1991 per un banale lancio di uova il giorno di Carnevale e culminata nella strage di sei persone compiuta a Duisburg a Ferragosto dello scorso anno, arriva in un’aula di giustizia. E’ cominciata oggi, infatti, davanti al gup di Reggio Calabria, Concettina Garreffa, l’udienza preliminare che dovra’ decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Dda per 58 persone, nove delle quali latitanti, accusate di far parte delle due consorterie ed accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, omicidio e detenzione illegale di armi. La richiesta, firmata dai pm Francesco Scuderi, Salvatore Boemi, Vincenzo Macri’, Nicola Gratteri, Adriana Maria Fimiani e Federico Perrone Capano, non prende in considerazione la strage di Duisburg. Gli atti relativi a quell’inchiesta, infatti, sono stati stralciati, perche’ le indagini non sono ancora ultimate. Ma i protagonisti di anni ed anni di sangue ci sono tutti, anche se qualcuno non fisicamente. A cominciare proprio da colui che da mesi e’ ricercato come uno degli autori della strage compiuta in Germania, Giovanni Strangio, di 29 anni. Per lui e’ stato chiesto il rinvio a giudizio per associazione mafiosa. Insieme al cugino Sebastiano, pure latitante, e’ ritenuto uno degli elementi di spicco della cosca Strangio degli ”Iancu”, tra le piu’ radicate e pericolose di San Luca. La strage in Germania, e’ la convinzione degli investigatori, e’ stata la risposta all’omicidio di Maria Strangio, moglie di Giovanni Luca Nirta, ritenuto uno dei capi dell’omonima cosca, uccisa il giorno di Natale del 2006 in un agguato nel quale rimasero ferite tre persone, tra le quali un bambino di cinque anni. Il vero obiettivo, pero’, Gianluca Nirta, riusci’ a scampare al piombo dei sicari che, secondo l’accusa presentata oggi dalla Dda al gup, erano stati incaricati della loro missione di morte da Francesco Pelle, di 31 anni, detto ”Ciccio Pakistan”, attualmente latitante, che voleva cosi’ vendicare un tentativo omicidio subito il 31 luglio 2006 nel quale perse l’uso delle gambe. Insieme a lui e’ stato chiesto il rinvio a giudizio per omicidio di tre componenti della famiglia Vottari. Il giudizio e’ stato chiesto anche i fratelli di due delle vittime della strage di Duisburg: Achille Marmo, fratello di Marco e di Giovanni Strangio, di 42 anni, fratello di Sebastiano. Giovanni Strangio, che col fratello gestiva il ristorante ”Da Bruno”, e’ solo omonimo del giovane ricercato come uno degli autori della strage compiuta in Germania ed e’ ritenuto legato ai Pelle-Vottari. Se alcuni boss sono ancora latitanti (e’ il caso di Antonio Pelle, di 46 anni, conosciuto come ”u vanchelli” o ”la mamma”), altri, invece, dovranno comparire in aula. E’ il caso di Giovanni Luca Nirta, elemento di spicco dell’omonima cosca, che dovra’ anche rispondere dell’omicidio di Bruno Pizzata, ritenuto dalla cosca uno degli autori della strage di Natale. L’udienza preliminare, secondo le previsioni, dovrebbe durare alcune settimane. (ANSA).

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