• Piazza Carmine: solidarietà Tripodi a lavoratori

    La felice previsione dei politici di destra, non esclusi i loro gregari locali, fu che gli operai erano destinati a scomparire, e li dettero per scomparsi, tranne un po’ di manovali della paletta – da intendersi: vigili urbani precari – sopravvissuti, però, fino alla conclusione della campagna elettorale amministrativa. E invece no. Gli operai non sono morti. Vivono male, questo è vero. E c’è anche chi, nella sovrana e crudele indifferenza del Sindaco, si prende anche il lusso di farli lavorare senza pagarli. È accaduto agli operai, che si sono spezzata la schiena nei lavori di ristrutturazione, quasi ultimati, di Piazza Carmine, che, tra l’altro, hanno spezzato la schiena ai numerosi commercianti e titolari di negozi di quella zona. Da troppi mesi attendono il loro sudato salario. Da mesi attendono inutilmente confortati dal sostegno e dalla lotta sindacale della FILCA-CISL guidata dal dinamico e battagliero segretario provinciale, Nino Botta. In questa Città, che enfaticamente viene sbandierata come al centro del Mediterraneo, con ogni evidenza per avere soddisfatta la giusta richiesta del salario, bisogna appendersi ad un campanile o al cornicione dei palazzi del potere, minacciando di lasciarsi andare giù.

    I Comunisti Italiani, solidali con i lavoratori, alzano la loro vibrante protesta contro questi comportamenti, che fanno inorridire anche i negrieri e non mancheranno di fare sentire la loro voce contro gruppi privati, l’Amministrazione comunale e il Sindaco. Il quale, essendo, dal lato fisico,  molto issato verso il cielo, guarda tutto dall’alto e vede tutti uguali: gli imprenditori, che ricavano utili, e gli operai, che non ricavano nemmeno un euro dalla loro fatica. 

     

    Reggio Calabria, lì 31 luglio 2008

     

     

    IL SEGRETARIO CITTADINO DEL PdCI DI REGGIO CALABRIA

    Ivan Tripodi

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.