I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza hanno condotto, su tutto il territorio calabrese e nazionale, una serie di azioni investigative, che hanno consentito non solo il recupero di diversi reperti archeologici, frutto di scavi clandestini, ma anche il sequestro di numerosi beni d’antiquariato, tra cui importanti dipinti commercializzati in Calabria e provenienti da furti in abitazione consumati in tutta Italia, nonché di diverse opere d’arte contemporanea false.
Particolarmente significativa è risultata l’indagine che ha portato al recupero di un dipinto raffigurante la Vergine con Bambino e Santa Lucia, realizzato nella prima metà del XIX secolo ed ascrivibile ad un ignoto pittore campano.
L’opera, trafugata all’interno della Chiesa di San Pietro Apostolo di Valle di Maddaloni il 15 maggio 1993, è stata recuperata a Spinazzola (Barletta-Andria-Trani) in una abitazione privata. Le indagini hanno consentito di poter restituire il bene alla parrocchia di San Pietro Apostolo e San Pancrazio Martire, che lo custodirà e lo esporrà ai fedeli nel medesimo luogo dal quale venne rubato nel lontano 1993.
Il Nucleo di Cosenza ha proseguito, anche nel 2022, con una attività di prevenzione che, associata ad una costante attività repressiva, ha consentito di contrastare, in modo efficace, le varie forme di aggressioni criminali poste in atto nei confronti del patrimonio culturale locale regionale. (ANSA).