• Da mercoledì nuova avventura televisiva per Gianluca Sia

    Debutterà mercoledì 15 ottobre alle 21 la nuova avventura televisiva firmata Gianluca Sia, giovane regista di Chiaravalle Centrale, che dopo Crazy Family e S.B Emergency torna sugli schermi di Teleitalia con University Life. Dieci puntate da 20 minuti ciascuna ambientate presso l’Unical, e che vedrà giovanissimi attori (non professionisti) muoversi e vivere lungo il ponte Pietro Bucci ed il centro residenziale del Campus di Arcavacata le proprie vicende universitarie. Amori tormentati, quotidianità da studente fuori sede, vita da associazione studentesca, un mix di storie che compongono il dramma scritto, diretto ed interpretato da Sia. E i prof. decani e assistenti appariranno? No mai ci dice Gianluca, saranno solo nominati ma con l’uso di pseudonimi, “ed ogni riferimento è puramente casuale”, mentre la neo figura del tutor sarà citata più volte. Tematiche sempre aperte, nonostante sia una fiction, non ci sarà mai la soluzione dei conflitti dei protagonisti, così da poter sfruttare le idee per una seconda edizione. La colonna sonora del tutto originale è di Roberto Romagnoli, mentre le animazioni della sigla del talentuoso fumettista Gustavo Garrafa. Antonio Zito è tra i protagonisti, nella vita reale è ingegnere informatico laureando e viene da Gioia Tauro ma in University life interpreta uno studente attivo nella politica studentesca e per questo poco attento alla sua storia d’amore. Un cast internazionale, tra i personaggi anche un erasmus, un ragazzo argentino che interpreterà un universitario spagnolo. “Sono tante storie, che realmente descrivono come si vive all’università della Calabria”dice Sia. E’ la vita reale degli studenti fuori sede che fino a giovedì costruiscono la propria vita ad Arcavacata animandola. Non mancheranno parole e modi di dire dialettali nei dialoghi appositamente voluti senza  dizione, come sottolinea Bruno Maiolo, co-assistente alla regia. Adesso bisogna solo attendere se il pubblico sovrano premierà questa iniziativa di rendere le televisioni locali ancora più identitarie con filmografia made in Calabria.

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