“I fatti di cronaca dei giorni scorsi, ben più eclatanti, hanno messo in secondo piano dal punto di vista del richiamo giornalistico, l’atto intimidatorio incendiario subito dalla sede del circolo del Partito Democratico Primerano di Lamezia Terme” . Queste le parole di Sebastiano Barbanti, Deputato Pd, che continua :
“Il segretario di Circolo Giovanna Viola ha prontamente denunciato l’accaduto, non appena ne è venuta a conoscenza, informata anche da chi era in possesso di fotografie di quanto avvenuto, inviate ai militanti del Pd in tempo reale tramite i social network.
Preoccupa il fatto che le conseguenze potevano essere ben più gravi ovviamente, da un gesto che pare fosse di protesta, senza alcun senso e privo di contenuti, ad un principio di incendio in pieno centro città.
Ci sono forze politiche che pur di attirare l’attenzione su di sé devono ricorrere a gesti a loro dire “spettacolari” ,ma che non hanno nulla a che vedere né con lo spettacolo né con la politica.
E’ doveroso riflettere in merito al clima di odio ed esasperazione che diverse parti politiche mettono in campo quando non hanno argomentazioni concrete da proporre. In una società che voglia e possa dirsi civile questo genere di episodi dovrebbero essere pubblicamente sconfessati da tutti gli attori della scena politica cittadina, eventualmente coinvolti e non.
Andremo incontro ad una stagione intensa di scontro politico in vista del referendum sulle riforme costituzionali ed è compito di tutti costruire il dibattito sui temi e sui contenuti moderando i toni e senza esasperazioni, che invece alcune parti politiche, già stanno mettendo in campo.
Sarà un appuntamento di notevole interesse per la storia della nostra Repubblica e per far si che tutti i cittadini arrivino al momento del referendum completamente consapevoli della valenza e delle conseguenze di ciò che andranno a votare bisogna che tutte le ragioni vengano illustrate correttamente nei contenuti.
E sarà mio personale impegno, ovunque ne avrò l’occasione, illustrare nel merito le ragioni del Sì, senza esasperare i toni e senza incitare all’odio come purtroppo alcuni schieramenti politici abitualmente fanno”.