“La proposta di assestamento di bilancio avanzata dalla Giunta comunale ripropone alcune criticità già rilevate dal Collegio dei Revisori e dal confronto degli atti immediatamente precedenti del Commissario straordinario” . Esordisce così Bianca Rende, consigliera comunale Pd Cosenza, in merito alla salvaguardia degli equilibri di bilancio Comune di Cosenza.
“Infatti – continua la rappresentante democratica- tra i parametri previsti dal decreto ministeriale del 18 febbraio 2013 ai fini della condizione di Ente strutturalmente deficitario prevalgono quelli positivi solo per 4 voci contro le 6 per le quali gli elementi negativi sono in maggioranza: ci si riferisce, per esempio, al volume complessivo delle spese per il personale, alla consistenza dei debiti fuori bilancio, alle anticipazioni di tesoreria e così via.
Inoltre, il parere favorevole sul Bilancio 2015 da parte del Collegio dei Revisori è condizionato al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, che significherebbe uno stop ad una prassi di disamministrazione individualistica che ignora sistematicamente le disponibilità di bilancio e la correttezza delle procedure di spesa, un tema politico e non solo tecnico, questo, tanto che “alla relazione della Giunta sul rendiconto 2015 non sono allegate le relazioni dei responsabili dei servizi” (dalla Relazione del Collegio dei Revisori)
Ancora peggio è il parere dei Revisori sul mancato riconoscimento dei debiti fuori Bilancio ed altre “gravi irregolarità contabili e finanziarie e inadempienze già segnalate al Consiglio e mai sanate” (pagina 44 della Relazione del Collegio dei Revisori)
La eliminazione dei residui fasulli, attivi e passivi, è avvenuta finalmente solo con atto commissariale n.10 dell’8 aprile 2016 e ciò lascia intendere il lassismo imperante della vecchia Giunta e, poiché quella attualmente in carica è il prosieguo di quella precedente, nasce una questione di fiducia politica e tecnica che è il vero tema della discussione sull’ulteriore variazione di Bilancio che si discosta dagli atti precedenti del Commissario.
Infine, c’è da rilevare la tendenza a ridimensionare obbligatoriamente la spesa, sia quella corrente che quella in conto capitale, a cominciare dal fondo di solidarietà, che solleva un confronto sulle priorità da salvaguardare e da conciliare con la prassi di un buon governo, per cui attendiamo le dichiarazioni programmatiche del Sindaco e la discussione consiliare che ne seguirà.
Intanto, non possiamo non far rilevare che la necessità di ridimensionare la spesa si abbatte come una scure sulle fasce più deboli della popolazione; la consistente diminuzione del contributo per la fruizione della mensa scolastica riservato alle famiglie meno abbienti è una scelta che, in una città a tasso di crescita anagrafica negativa, penalizza le giovani coppie che già vivono un grave disagio per la precarietà lavorativa e, ciò nonostante, con sforzi e sacrifici decidono di costruire una famiglia.
L’auspicio che formuliamo è quello di una consiliatura all’insegna della correttezza e legalità negli atti amministrativi, che si ponga perciò in discontinuità con il recente passato e non per come ritenuto da un’opposizione politica, ma per come risulta certificato da un’autority indipendente”.
Parole chiaveequilibri di bilancio Pd