E’ la candidata del Pd dopo una lunga riflessione del partito. Rosanna Barbieri a Crotone intende fare e fare bene in ogni campo dove la criticità in questi anni ha fatto da padrone. Nell’intervista realizzata da strill.it parla di una coalizione forte alle sue spalle e di macchinazioni politiche avversarie per mostrare un Partito democratico disgiunto.
Essere la candidata del Pd in una città che esce da un governo del Partito Democratico cosa significa? Eredità pesante oppure che avvantaggia?
Essere candidata del Partito Democratico e della coalizione di centrosinistra è sicuramente una responsabilità. Responsabilità per le radici, le tradizioni ed i valori che il Partito Democratico ed i partiti e i movimenti che fanno parte della coalizione rappresentano. Ritengo che far parte di una coalizione unita e proiettata su un progetto di governo condiviso sia senz’altro un vantaggio, sia in termini di risorse umane che in termini di risorse amministrative.
C’è chi dice che il Pd di Crotone sia diviso e allo sbando, lei stessa ha parlato di discontinuità col passato, mentre i suoi predecessori sostengono d’aver governato bene. E’ davvero così? Il Pd è diviso a Crotone? I suoi predecessori hanno lavorato bene? Resterà sulla stessa linea di Vallone per governare la città?
La discontinuità è nella legge, e innescare nuovi meccanismi e processi politici ed amministrativi non equivale a rinnegare quel che di buono è stato fatto. Discontinuità e rinnovamento nei metodi, più adatti ai bisogni della comunità crotonese. Metodi e programmi adeguati al contesto sociale ed economico. Per quel che riguarda le ipotizzate divisioni e/o rotture all’interno del Partito Democratico crotonese, mi pare che siano più nelle note stampa dei nostri competitor che nelle stanze di via Panella.
Evoluzione, cambiamento e rinnovamento sono processi che non si improvvisano, ma sono frutto di un percorso che passa necessariamente attraverso un contraddittorio, che per chi è abituato alla democrazia ed alla democraticità è fisiologico. Per altri evidentemente no.
Il mio intento è quello di far tesoro delle eccellenze, delle energie positive presenti sul territorio.
La sua candidatura non è stata proprio immediata, perché il partito ha affidato a lei una sfida tanto difficile?
Democrazia e democraticità, ritorniamo su questi due fondamentali aspetti. Essenza stessa di un partito radicato sul territorio, di un partito portatore di storia e tradizioni. La scelta del candidato a sindaco è arrivata alla fine di un percorso che sicuramente non è stato semplice, ma che ha dimostrato ancora una volta che le decisioni sono il prodotto finale di un contraddittorio finalizzato alla scelta migliore per la comunità.
E’ stato detto la sera in cui l’assemblea del Partito Democratico ha unanimemente scelto me, è stato ribadito e ricordato alla presenza del Governatore Oliverio e successivamente del vicesegretario del PD Lorenzo Guerini: “Rosanna Barbieri è stata scelta, perchè è la scelta migliore. Scelta perché in grado per competenze professionali, per attitudine personale, perché donna, diciamolo pure, di fare da “legante” tra la politica e la società civile, di avviare una rivoluzione nei rapporti tra gli amministratori della cosa pubblica e la comunità, di agevolare ed incentivare la partecipazione e quindi il contributo di uomini e donne, risorse vive del territorio”.
Rosanna Barbieri ce la farà anche se dovesse correre senza l’appoggio di Vallone?
Io non corro da sola. Condivisione e partecipazione sono alla base del progetto, di cui, in quanto candidato a sindaco sono portatrice, anzi rappresentante. Quello che unisce è il progetto, si lavora insieme per un unico e comune obiettivo: il bene della città.
Ciascuno per competenza, esperienza, capacità, è chiamato a dare il suo contributo, ciascuno deve fare la sua parte. Lo ha ricordato il Governatore Oliverio venerdì sera quando ha incontrato ancora una volta la città di Crotone: “Rosanna è l’allenatore di una squadra, e in quanto allenatore non deve saper giocare in tutti i ruoli, deve piuttosto essere in grado di scegliere le persone e di collocarle nel posto giusto.”
Credo che il Governatore Oliverio ha delineato esattamente il mio ruolo, il mio compito in questa fase storica.
Capitolo bonifiche, i crotonesi hanno bisogno di risposte concrete, quale sarà in merito la sua prima azione?
Bonifica reale ed integrale, e in questa direzione si sta muovendo il Governo regionale. Un percorso già avviato, impegni reali già assunti che puntano a restituire alla città una porzione di territorio, che puntano a fare economia, un’economia che deve partire dalla tutela dell’ambiente e puntare al rilancio. Nei prossimi giorni sarà sottoscritto un Protocollo d’intesa, un primo fondamentale passo per avviare le procedure burocratiche-amministrative. E poi un cronoprogramma già predisposto dal Governo regionale che metterà Eni e Syndial nella condizione di dover dare finalmente una risposta ai crotonesi.
Cosa cambierà a Crotone se dovesse diventare sindaco Rosanna Barbieri?
La visione. Cambierà il modo di immaginare e finalmente progettare il futuro. Rivoluzioniamo, questo il mio slogan: una rivoluzione culturale, un atto di amore nei confronti della nostra città, un’occasione nuova per tutti coloro che hanno voglia di costruire. Vogliamo aprire una fase nuova, per rispondere ai bisogni dei cittadini, perché forte è la voglia di scrivere la storia: tutti protagonisti.
Chiudiamo con le unioni civili. Sì o no? Rosanna Barbieri le celebrerà?
Il sindaco, ed io da sindaco, non sarò da meno, deve rispettare le leggi dello Stato. In coscienza e in linea con la mia formazione professionale, culturale e politica lavorerò per l’ inclusione sociale, per l’integrazione ed il rispetto della persona, intesa come valore primario e indiscusso della comunità in cui tutti noi viviamo. Rispetto delle leggi, rispetto dei valori, rispetto dell’altro, attenzione ai bisogni ed alle necessità di tutti e soprattutto della fasce deboli della società, queste le linee guida dalla mia azione amministrativa.