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    Rosarno (RC) – Immigrati e tendopoli: “La schiavitù esiste ed è in Italia”

    “Siamo rientrati da ‪#‎Rosarno‬, una giornata densa insieme a Massimiliano Bernini e Paolo Parentela cercando di comprendere tutto ciò che ruota attorno alla raccolta delle arance”. Lo scrive Laura Ferrara parlamentare europea del Movimento 5 Stelle in un post su Facebook raccontando la sua esperienza vissuta ieri alla tendopoli di Rosarno.
    “In estrema sintesi – chiarisce la Ferrara – penso si configurino due situazioni di schiavismo: quella dei produttori locali, pagati con pochissimi centesimi per kilo di arance raccolto, schiacciati dalle ‪#‎multinazionali‬, costretti a lasciar marcire i frutti sugli alberi (perché la raccolta diventa poco conveniente o economicamente a perdere). Baraccopoli San FerdinandoE poi c’è lo schiavismo dei lavoratori, dei braccianti che nel 90% dei casi lavora in nero, in condizioni di vita disumane, spesso senza nemmeno ricevere la paga (già di per sè mortificante, 15/20 euro al giorno per 10 ore lavorative) a fine giornata.
    Esiste però un’alternativa, percorribile e già attuata, che abbatte la miriade di intermediari spesso rappresentati dalla mafia, e che mette in diretto rapporto i produttori con i consumatori, di modo che venga tutelato il produttore, con un guadagno dignitoso, il lavoratore, con una retribuzione equa, ed il consumatore, con un prezzo sostenibile ed un prodotto qualitativamente imparagonabile con quello di produzione industriale.
    Continueremo a tenervi aggiornati e a raccontarvi le esperienze positive, perché abbiamo bisogno di questo, perché non è concepibile una guerra tra poveri”.

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