• Ardizzone a Reggio con Falcomatà, Battaglia e Irto: “Remiamo nella stessa direzione”

    di Marina Malara – “Sono qui nella qualità di siciliano e di messinese e ogni volta mi risento quando certe infamie vengono pronunciate nei nostri confronti. Chi vuole impedire gli investimenti in Sicilia ci etichetta sempre come mafiosi. I siciliani, come i calabresi, sono al 99,9% persone oneste che lavorano. Etichette non ne può mettere nessuno, a maggior ragione un siciliano nei confronti dei calabresi. Faremmo l’interesse di coloro che non vogliono il rilancio del sud Italia”. Il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Giovanni Ardizzone arriva fino a Reggio Calabria per rispondere alle inopportune valutazioni del presidente della Regione Sicilia, Crocetta, sull’accorpamento tra le autorita’ portuali di Messina e Gioia Tauro e sulla possibilità che la  ‘ndrangheta possa infiltrarsi a Messina. Nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, Ardizzone arriva accompagnato dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, dal Consigliere Regionale delegato alle politiche nell’Area dello Stretto, Domenico Battaglia e dal presidente del consiglio regionale Nicola Irto. L’incontro, in verità, era già programmato da tempo per discutere della conferenza interregionale dell’area dello Stretto, ma è stato utile per ribadire un ennesimo rifiuto delle dichiarazioni di Crocetta e per chiedere scusa ai calabresi, a nome di tutti siciliani, dopo averlo già fatto ieri attraverso un comunicato stampa. “Gioia Tauro non è un porto qualsiasi, ha detto ancora Ardizzone, ma è un porto Core, cioè il porto più importante del sud Europa, e ancora qualcuno non lo ha compreso. E’ chiaro che sussistono delle difficoltà, ma vi sono uomini delle istituzioni che vigilano. Chi dice che non vi si possono fare investimenti perché c’è la mafia e la ‘ndrangheta, si sta arrendendo lasciando vincere la criminalità”. Ardizzone vede molto positivamente la scelta del Governo e del Ministro Delrio di accorpare le autorità portuali e di dare la gestione principale a Gioia Tauro: “Ne ero convinto da tanto tempo e abbiamo avviato anche gli atti legislativi. Con il consigliere regionale reggino Domenico Battaglia abbiamo iniziato un percorso condiviso. Falcomatà dal canto suo ha già portato avanti con l’amministrazione comunale di Messina una interlocuzione forte. Reggio e Messina sono due città Metropolitane, ognuna in base allo statuto a cui è legata, 1 milione e 200 mila abitanti che concorreranno ad attrarre flussi finanziari notevoli dall’Europa. Il porto di Gioia Tauro in questo contesto gioca un ruolo fondamentale. Anche l’Aeroporto dello Stretto ha un’importanza strategica per il rilancio dei trasporti, se si pensa che 6000 mila messinesi hanno usufruito del servizio ChiamaBus per utilizzare l’Aeroporto reggino. Dobbiamo tutti marciare verso la stessa direzione”.

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