• Morte di Bergamini camion

    “Verità per Denis”: il procuratore Facciolla vuole fare luce sul “Caso Bergamini’

    Il nuovo procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla, è pronto ad andare fino in fondo nel caso Bergamini. E’ quanto scrive il Quotidiano del Sud, che ha approfondito l’argomento con lo stesso procuratore.

    Denis Bergamini è morto, in cisrcostanze poco chiare, nel 1989. La sua morte è stata prima archiviata come suicidio e poi, perché dopo tanto tempo probabilmente non si può raccontare una verità che non è stata rivelata quando era necessario farlo, riarchiviata per mancanze di prove. Facciolla, però, non ha intenzione di mettere un velo e nascondere tutto. “Alla famiglia deve essere detta la verità”, ne hanno diritto. Un diritto negato per 26 anni da quell’ormai lontano 18 novembre.

    Denis era un calciatore del Cosenza, uno di quelli bravi, ma un giorno per chissà quale motivo fu ritrovato morto sotto la ruota di un camion. Le perizie medico-legali raccontano una storia diversa da quella ufficiale che ha fatto di Denis un suicida. La principale testimone di quel “suicidio” era la sua ex fidanzata Isabella Internò, poi indagata per favoreggiamento in omicidio assieme all’autista del camion, la cui versione dei fatti è piena di discrepanze.

    Una storia che da un lato vede una famiglia, quella di Donato Bergamini, composta dal papà Domizio, la mamma Maria e la sorella Donata, alla disperata ricerca della verità per far luce su un’ingiustizia autorizzata, dall’altro la Procura di Castrovillari che prima riapre il caso e poi chiede l’archiviazione. A questa decisione la famiglia di Denis si è opposta dal principio.

    La decisione adesso spetta al Gip che potrebbe ritenere ammissibile la richiesta dei pm Giacomantonio-Anastasia ed emettere il definitivo decreto di archiviazione; rigettarla e rinviare gli atti alla procura per le ulteriori indagini (sia con indicazione specifiche sia generiche); oppure – infine – chiedere alla procura di procedere all’imputazione coatta degli indagati, perché le prove sono da considerarsi sufficientemente idonee, e fissare subito l’udienza preliminare per l’ex fidanzata di Denis, Isabella Anna Internò (iscritta nel registro degli indagati per concorso in omicidio volontario) che era con lui quel sabato pomeriggio, e l’ex camionista di Rosarno, Raffaele Pisano (per favoreggiamento) che investì il suo corpo e che nel ’92 fu assolto per non averlo potuto evitare. Nella sua decisione il gip dovrà tenere conto della richiesta da parte dei legali della famiglia Bergamini di ulteriori indagini medico-legali.

    Si parla, infatti, della possibilità di riesumare il copro di Denis per effettuare altre analisi. Si potrebbe capire in questo modo se la Internò, principale testimone dei fatti, e poi principale sospettata di omicidio, disse o meno la verità.

    Proprio a questa “istanza” di nuovi elementi probatori che Facciolla vuole dare sfogo. Il procuratore si è detto disponibile a ricevere la famiglia Bergamini, perché “al di là della giustizia siamo anche tenuti a dare la verità a queste persone. Hanno il diritto – ha aggiunto il nuovo procuratore, dando continuità al suo messaggio di “umanità” col quale si è insediato due settimane fa – di sapere almeno come è morto il loro congiunto”.