di Marina Malara – Tre giorni intensi e ricchi di opportunità dedicati ai giovani che vogliono costruire il loro futuro studiando nella loro terra e utilizzando gli strumenti ottimi che questa offre. Questo è il Salone dell’Orientamento che, dopo i tre giorni messinesi, apre i battenti a Reggio Calabria, nell’agorà del palazzo del Consiglio Regionale. Oggi il taglio del nastro ad opera del Presidente del Consiglio Nicola Irto, dell’assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano e di quello comunale alle politiche sociali e comunitarie Giuseppe Marino. Presenti anche i rettori di tutte le università calabresi e siciliane che hanno partecipato al salone, Girolamo Cirrincione, prorettore delegato di Palermo, Mirocle Crisci, rettore Università della Calabria (Cosenza), Pasquale Catanoso, rettore Università Mediterranea, Pietro Navarra, rettore Università di Messina, Aldo Quattrone, rettore Università Magna Graecia (Catanzaro), Giacomo Pignataro, rettore Università di Catania. La manifestazione offre un ampio spazio espositivo, suddiviso in aree di interesse (istruzione e formazione, informazione dei Centri di informazione Europea, lavoro, mobilità) al fine di conoscere i migliori prodotti e servizi proposti e le opportunità offerte a livello locale, nazionale, europeo quali: l’offerta formativa ed universitaria, le opportunità del mercato del lavoro, l’esperienza dei centri per l’impiego, i programmi dell’Unione Europea. E poi c’è anche il Professional Day durante il quale i laureati e laureandi avranno la possibilità di incontrare le aziende presenti negli stand, presentare il proprio CV e partecipare a colloqui di selezione.
Entusiasta padrone di casa si è dimostrato il presidente del consiglio Regionale Nicola Irto che ha definito un traguardo importante il decennale del salone, specificando come si siano sapute coniugare la presentazione dell’offerta formativa universitaria reggina con quella dello stretto, della Sicilia e di tutta la Calabria. Il tutto coinvolgendo le imprese e quindi dando anche opportunità lavorative vere. “La Calabria può ripartire solo se riparte l’Università, ha detto Irto, ma anche un placement in entrata e in uscita, chiarire ai ragazzi già dalle scuole secondarie il percorso di studi universitari e gli sbocchi futuri che si possono avere nel mercato del lavoro al sud. Solo creando un meccanismo virtuoso tra giovani studenti, università e impresa si può creare la prospettiva del lavoro”. E sui dati negativi (-40%) riguardanti le iscrizioni alla Mediterranea di Reggio Calabria Irto ha detto che “ si tratta di numeri drammatici che impongono una riflessione e un’azione che dovrà necessariamente essere inserita nell’agenda di lavoro della Regione Calabria.
Si deve pensare ad un progetto forte con le Università calabresi, programmando un sostegno economico agli Atenei per creare un settore di ricerca più efficiente e appetibile. Se c’è la ricerca migliora anche la didattica e a quel punto si potrà investire su un innalzamento del numero delle iscrizioni nelle nostre università. I finanziamenti li troveremo all’interno degli assi del Por 2014- 2020”. L’assessore regionale Roccisano ha definito il Salone come un triplice strumento di costruzione del futuro. “Da un lato offre ai ragazzi la possibilità di guardarsi intorno rispetto al mondo universitario. A questo si aggiunge l’offerta lavorativa e soprattutto c’è tutta la parte relativa a Garanzia Giovani su cui per l’occasione si terrà anche un convegno con il nuovo bando che faremo per scuole e università per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.Apriremo sportelli di placement per avvicinare il lavoro ai giovani”. Anche la Roccisano è determinata a ridurre la percentuale del numero di giovani che lasciano la Calabria e puntare addirittura ad attrarre studenti da altre parti di Italia e del Mondo. Questo è il principale obiettivo del suo assessorato, ha detto.