“Siamo una rappresentanza della fondazione Ualsi, che ha le sue sedi a Botricello e a Cropani Marina, siamo qui per protestare contro una situazione incredibile, abbiamo un ritardo di undici mensilità sugli stipendi. Questo la dice lunga sulla gravissima difficoltà economica che travolge ognuno di noi e la propria famiglia, le nostre vite” . Parla così, stanco ma non rassegnato, uno dei dipendenti di una delle tante strutture di sanità privata in Calabria, in questo caso di Botricello, accorse stamattina sotto le bandiere di Cgil e di Cisl per gridare la propria rabbia sotto il dipartimento Tutela della Salute di Catanzaro.
La manifestazione ha visto alla fine il tavolo, aspro ma che ha portato a un avvio di confronto tra le categorie regionali del Pubblico impiego di Cgil e Cisl e il commissario Massimo Scura. Perché, agli ultimi provvedimenti assunti da Scura, come il decreto 62, su cui i sindacati hanno chiesto precisi chiarimenti, fa da sfondo come è noto una situazione drammatica che già vessa i dipendenti della sanità calabrese a tutti i livelli.
La Ualsi come le cliniche Villa Verde e Villa Silvia di Cosenza, come il caso della Marrelli Hospital di Crotone, e ancora da Lamezia e Gizzeria, strutture sanitarie diverse ma lavoratori afflitti dagli stessi problemi, mesi e mesi di stipendi non pagati, su contratti di lavoro con remunerazioni già basse. Assai numerosi anche i dipendenti giunti a Catanzaro da Cosenza, c’erano i lavoratori di Villa Torano, di Madonna della Catena, di Villa del Sole, Villa degli Oleandri. Per molti di loro, gravi ritardi nel pagamento degli stipendi perfino nelle aziende che sono in concordato e che quindi dovrebbero pagare regolarmente.
“Siamo stanchi, non sappiamo più come andare avanti – hanno gridato alcuni dipendenti – commissario Scura, cosa stai facendo da tre mesi? Non vedi che disperazione c’è nella sanità? Ritardi record nei pagamenti, e ancora il caso del Marrelli Hospital di Crotone “Siamo qui soprattutto per i pazienti, e siamo esasperati da un’attesa di tredici mesi per un’autorizzazione – hanno detto medici e infermieri del Marrelli Hospital – che non trova ragioni. Tempo fa abbiamo chiesto al dipartimento Salute un accesso agli atti ed era tutto in regola, salvo poi assistere a un vero e proprio rimpallo della pratica tra il dipartimento e il commissario. Abbiamo già annunciato una grande mobilitazione a Crotone per giorno 7 luglio. Oggi siamo qui numerosissimi a Catanzaro, non siamo più disposti ad aspettare”.