“Oggi abbiamo ottenuto che sulla definizione delle tariffe e sui contratti nella sanità privata convenzionata sia rispettata la legge regionale 24. Questo significa che i datori di lavoro nella sanità privata devono applicare i contratti collettivi nazionali di lavoro, cosa che abbiamo messo nero su bianco sul verbale. Si è posto così un freno alla deregolamentazione nei contratti che il decreto 62 del commissario Scura, così come era stato impostato, ci aveva fatto da subito temere”. Lo ha dichiarato, parlando di un buon risultato sindacale, il segretario Funzione pubblica Cgil Calabria Alfredo Iorno, alla fine del faccia a faccia, al tavolo anche la Cisl, con il commissario alla Sanità Massimo Scura. L’incontro è seguito alla manifestazione che ha visto i dipendenti della sanità convenzionata, provenienti dalle cliniche private di tante zone della Calabria, protestare sotto il dipartimento regionale Tutela della salute. Il segretario del Pubblico impiego della Cgil Calabria ha spiegato meglio i passaggi della vicenda. “Ci siamo da subito allertati di fronte al decreto 62 del commissario Scura sulla sanità convenzionata, che ha destato non poche preoccupazioni. In risposta alle nostre uscite pubbliche, ci è arrivata una nota di Scura, che abbiamo ricevuto soltanto ieri, che afferma che gli effetti del decreto 62 vengono congelati, in virtù della rivisitazione della tariffa unica, adempimento imposto dal tavolo Massicci. Stamattina siamo arrivati finalmente a un confronto col commissario, iniziato in maniera aspra, ma arrivando poi a toni più dialoganti, tenendo fermo l’obiettivo sindacale, andare verso la soluzione dei problemi dei lavoratori. In Calabria, abbiamo detto chiaramente, un datore di lavoro che viene puntualmente pagato dalle Asp, deve puntualmente pagare gli stipendi, perché non c’è nessun motivo di ricorrere ai contratti di prossimità. Abbiamo chiesto inoltre di regolarizzare i pagamenti dei lavoratori della sanità privata, e per quanto riguarda le relazioni sindacali, semplicemente che sia applicato ciò che è scritto nei contratti collettivi nazionali di lavoro”. Una discussione, insomma, considerata dalla Cgil “propedeutica, un avvio per ottenere migliori risultati per il futuro, anche alla luce della pronuncia della Consulta di ieri, che ha decretato lo sblocco dei contratti nella Pubblica amministrazione e che riguarda anche la sanità pubblica e privata. “Ribadiamo infine – ha concluso il segretario regionale Fp Cgil– che la Cgil chiede che si arrivi al più presto alla fine del commissariamento in Calabria”.
